Ma dove sono? Una domanda che una persona di buon senso si pone allo specchio, al mattino, ricordando i fatti di cui tutti parlano. La verità è che le contraddizioni, le continuità perverse, i comportamenti disinvolti, per non parlare di illeciti, si sposano alla luce del sole con la tacita benevolenza della miopia amministrativa della città. L’impudenza, la saccenza con cui l’ex brigatista Balzerani presenta alla Comasina il suo libro e viene ospitata in un locale del Comune è sconcertante. Evidentemente Sala era distratto, tutto impegnato a dare giudizi su tutto, a proiettare Majorino in Europa. Non si è girato a guardare, gli uffici non l’hanno avvisato e comunque la sua firma non era necessaria. Sul filo dell’ironia si può pensare che la voce di una brigatista non è la voce di una fascista. Non si è mai pentita? Ma l’Associazione Volontari senza Frontiere beve le parole dell’ex terrorista e ciò basta.
Nell’indifferenza e nell’assenza del Sindaco, in via dei Pestagalli, le roulotte dei rom continuano a moltiplicarsi, senza il senso della misura, con un’autonomia d’azione che appare menefreghismo delle regole che danno ordine ad una comunità. 
E i residenti guardano attoniti, mentre un degrado di mille colori, di odori, di igiene non rispettata avvolge l’atmosfera mefitica del luogo. Ma il teatro variopinto in cui si muovono i rom, presenta il bucato dei nuovi padroni appeso sulle ringhiere degli edifici dismessi e rifiuti abbandonati sui marciapiedi scambiati per latrine. I minori stanno a guardare. E probabilmente imparano tanta “spontaneità”. Sala non sa. D’altronde siamo in periferia e non ci si può sporcare le scarpe in quella discarica.
Ma dove sono? Davvero sono a Milano?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano