Caro Direttore,
leggo con amarezza che anche quest’anno i teatri rimarranno chiusi nella quasi totalità. Naturalmente quindici giorni perché i “ponti” fruibili fino a maggio siano a disposizione di chi vuole regalarsi delle vacanze prolungate. Beati loro! Ma che in una Milano, città smart, città europea, città con ottima qualità della vita, si abbassi il sipario è un insulto alla cultura e alla bellezza. Che dice Sala, così attento ad inventare week di ogni genere? Che dice dell’assenza di teatri in un periodo con tanti turisti ansiosi di conoscere Milano? Per me che sono sola, il teatro è festa, conoscenza, diversivo. E tanti altri amano il teatro. Non si potrebbe accordarsi per un turn over? Leggo che mancano i fondi, che dopo l’ubriacatura del Salone del Mobile, fa bene una pausa, ma quindici giorni è davvero una pausa lunghissima, proprio quando ci sono le feste. Le altre cittò europee non avranno tutti i record più o meno fasulli di Milano, ma i teatri sono aperti. Evidentemente a Sala le opere teatrali non interessano, diversamente avrebbe fatto un accordo con i teatri, magari impegnando il Comune a dare qualche sovvenzione. Scusi, Sala, ma ai turisti si risponde semplicemente che i teatri sono chiusi perché bisogna risparmiare?
Cordiali saluti
Lettera firmata
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