Il consigliere regionale Gabriele Barucco: “Costituiamo un Tavolo di lavoro con gli stakeholder e le associazioni di categoria per studiare un percorso normativo che conduca ad una legge regionale il più efficace possibile”
“Gli immobili in disuso e le aree degradate sono una ferita sociale oltre che un problema urbanistico ed economico: per questo motivo intendo costituire con le forze politiche presenti in Consiglio regionale un Tavolo di lavoro aperto a tutti gli stakeholder, alle associazioni di categoria e ai professionisti, per studiare un percorso normativo che conduca ad una legge regionale il più efficace possibile, per rilanciare il settore edile che in questo momento ha bisogno di certezze, ma soprattutto per creare condizioni normative in grado di stimolare e attrarre nuovi investitori”.
Lo ha detto Gabriele Barucco, consigliere regionale di Forza Italia, al termine della riunione della Commissione Territorio ed infrastrutture del Consiglio regionale lombardo, in cui Forza Italia ha presentato un progetto di legge per la rigenerazione degli immobili abbandonati e favorire il risparmio del suolo e contrastare il degrado sociale e ambientale che derivano dall’abbandono delle aree inutilizzate.
“Prendiamo ad esempio lo sviluppo fortemente innovativo dell’area Expo o l’eccellente esperienza del Progetto Porta Nuova – ha detto ancora Barucco -: questo intervento di trasformazione urbana, promosso da privati, ha ridisegnato lo skyline di Milano incentivando imprenditoria e turismo, mentre Arexpo sta anticipando un nuovo modello di programmazione e sviluppo per far nascere da zero una città di oltre 60.000 abitanti . Con questa proposta – ha concluso – abbiamo lanciato la sfida per la Lombardia dei prossimi anni: è di fondamentale importanza definire criteri nuovi per la rigenerazione urbana che tengano conto delle diversità e delle vocazioni dei territori. Per questo, ritengo indispensabile procedere contestualmente ad una revisione delle norme urbanistiche regionali contenute nella legge regionale 12/2005”.
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