Abbiamo strade, piazze, vicoli dove la fantasia, chiamiamola così, esprime il suo estro con buche, voragini, marciapiedi e binari dissestati. Sarà che abbiamo vie stanche, asfalti che cedono facilmente, nessuna prevenzione, ma le buche si divertono ad aprirsi, incuranti se in zona centro o in zone periferiche. Probabilmente testimoniano incuria e assenza di un programma organico. Soprattutto in periferia, dove gli abitanti conoscono a memoria le situazioni più pericolose, per evitarle. Ma ieri esplode un tubo tra via Savona e via Brunelleschi, davanti ad una palazzina, in zona Giambellino. “L’immensa quantità di acqua riversata sull’asfalto si è mischiata alla pioggia che cadeva abbondante a quell’ora ed ha allagato tutto. Per fortuna, nell’incidente, non ci sono state persone ferite….Sul posto sono intervenuti gli operai del comune e di MM per mettere in sicurezza la strada. Il cedimento, largo almeno un paio di metri e lungo circa quattro metri, ha ingoiato un segnale stradale che indicava la prossimità dell’attraversamento pedonale”, nota Milano Today. Il risultato? Una voragine gigantesca e non è la prima volta in questa Milano che si offre come modello. Un modello che vede sbriciolarsi l’asfalto con un po’ di pioggia, tremare le case per il traffico o il metrò. Il Comune fa rattoppare le situazioni più evidenti, ma non è sufficiente. Molte sono le strade disastrate: via Solari, piazza Fidia, piazza del Rosario, via dell’Orso, via Bocconi, Ripa di Porta Ticinese, via Porpora, piazza Medaglie d’Oro, piazzale Loreto, piazzale Bacone, viale Abruzzi. Numerose le cadute dei cittadini che poi fanno causa al Comune.
(Foto Marino Doveri – LoreteggioNews)