Si pensava erroneamente che dopo i furti in casa Sala, a Brera, i controlli e la sicurezza fossero stati rafforzati, per la quiete dei tanti radical chic che abitano in zona. Evidentemente non è così e i ladri hanno capito che in centro il bottino può essere consistente.
Riferisce Milano Today “Tre colpi nel giro di una giornata. Tutti nello stesso quartiere. Boom di furti martedì a Brera, dove tre appartamenti sono stati svaligiati mentre i proprietari si trovavano fuori per lavoro.”
Comune denominatore dei furti è forzare la porta in assenza dei proprietari e lasciare a soqquadro la casa, dopo aver presumibilmente cercato in tutti i presunti nascondigli. Il primo che ha telefonato alla polizia è un giapponese che abita al civico 14 di via Fiori Chiari. I ladri, per ora ignoti, hanno portato via 100mila yen in contanti – circa 800 euro – e due anelli da 500 euro ciascuno.
Dal palazzo al 17 di via Madonnina, a circa duecento metri di distanza, arriva la seconda telefonata. A telefonare sono state due donne, una londinese di trentaquattro anni e un’italiana di ventinove. La prima lamenta la sparizione di orecchini in oro, un portafogli con 100 euro, un orologio da mille euro e una borsa Chanel dal valore di mille euro. Bottino simile a casa della 29enne, da dove i ladri sono fuggiti con una borsa Chanel da 4.500 euro, una Gucci da 3.000 euro e un Mac.
Nella Milano di Sala, la sicurezza è una percezione, i rom sono liberi di organizzarsi come vogliono, la criminalità un incidente di percorso. E sui grattacieli del futuro, i radical chic forse vivranno in pace.
Anna Ferrari
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