“Roba minima s’intend” Venerdì 3 maggio – ore 21:00 – Everest – Via Sant’Anna, 4

Cultura e spettacolo

Roba minima s’intend canzoni di Enzo Jannacci venerdì 3 maggio – ore 21:00 – Everest – Via Sant’Anna, 4

La rappresentazione teatrale di Roba minima s’intend fissa un appuntamento speciale per ricordare la città meneghina con gli occhi, le parole e la musica di uno dei cantautori italiani più importanti e ascoltati fin dagli anni ‘60, Enzo Jannacci.

Si rievoca un momento storico che la balera di Vimodrone ha vissuto: negli anni ‘60, dopo il lavoro e nel fine settimana, la maggior parte delle persone si riunivano per popolare le sale da ballo e danzare al ritmo delle musiche correnti, fra queste anche quella del cantautore meneghino. Fra personaggi stravaganti e immagini surreali, la grande sala Everest celebra un’epoca passata di una Milano senza tempo che le è appartenuta.

Un’atmosfera poetica e scanzonata farà da intervallo alle musiche e alle canzoni “malin-comiche” di Enzo Jannacci. Ogni brano sarà introdotto dalle parole di autori e poeti, fra questi: Beppe Viola, giornalista sportivo e ironico scrittore; Walter Valdi, capostipite del cabaret milanese; Giovanni Testori, paroliere; Franco Loi, poeta genovese.

In questa atmosfera di festa, con l’accompagnamento musicale dal vivo della chitarra di Massimo Betti, del contrabbasso di Stefano Fascioli e della fisarmonica di Giulia Bertasi, l’Everest saluterà il pubblico con l’augurio di rivedere la platea gremita durante la serata di apertura della Stagione Teatrale 19/20 previsto per ottobre.

Lo spettacolo-concerto è un percorso di musica, parole e immagini intorno alla figura di Jannacci e della Milano raccontata nelle sue canzoni dagli anni ’60. La Milano dei quartieri con i suoi mille personaggi stravaganti e surreali: i “pali” dell’Ortica, quello che andava a Rogoredo a “cercare i sò danée”, le balere di periferia dove c’è sempre chi “per un basin” avrebbe dato la vita intera. I sogni e le miserie di chi sta ai margini di una società che corre veloce, incurante degli ultimi. Il boom economico con le sue contraddizioni, con “Vincenzina” che vuol bene alla fabbrica, quello che “prendeva il treno per non essere da meno” e chi davanti a un documento di residenza “gli viene in mente tutta l’infanzia”. C’è chi insegue una storia d’amore: “roba minima, s’intend, roba de barbun”, e poi c’è chi nonostante tutto ride di gusto perché “sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale”.

INFO Everest – Spazio alla Cultura – Via S. Anna 4 – 200m a piedi dalla fermata MM2 Vimodrone

BIGLIETTERIA intero 13 – ridotto 10 €

PRENOTAZIONI: 0236580730 / 3281216917 dal lun al ven 10.00-18.00 . e-mail: info@industriascenica.com

in sede: via Sant’Anna 4, Vimodrone (MI) dal lun al ven 9.30-17.00 previo contatto telefonico 0236580730

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