In Michel Foucault troviamo una trattazione dell’argomento in questione che costituisce di fatto la summa dei discorsi sulla sessualità che hanno attraversato il ventesimo secolo. La sua analisi in parte si riallaccia a Freud e agli psicanalisti che hanno succeduto il padre della psicanalisi per affrontare in modo piuttosto originale i rapporti fra la sessualità e le forme di potere che si sono avvicendate nel tempo. Il Bio-potere, che Foucault descrive in molti suoi scritti, è il controllo che il Potere esercita sugli individui a livello molecolare: non è il dominio di una classe sociale su un’altra, ma si tratta di tutto quel reticolo di norme, modalità di pressione, prese di posizione che ogni individuo ha marchiato su se stesso e a sua volta imprime sugli altri. Un reticolato di norme e precetti che la società imprime impercettibilmente sugli individui e gli individui l’uno sull’altro. Nel campo della sessualità si è assistito nel tempo ad un cambio di paradigma: dalla repressione dei comportamenti e dal sanzionamento delle difformità, si è passati nel corso del XX° secolo ad una dimensione di disvelamento e messa in luce delle pratiche erotiche, anche le più nascoste ed eccentriche. La società, come aveva descritto prima di lui Herbert Marcuse, ha apparentemente allentato i controlli sulla sessualità, che può manifestarsi come presa di possesso del mondo.
I modelli di sessualità legati alle pratiche sociali per Foucault si dividono in 4 categorie ben precise:
– Isterizzazione del corpo della donna: il corpo della donna è stato, a partire dalla psichiatria del XIX° secolo, mano mano analizzato come corpo “integralmente saturo di sessualità”. Dal corpo sociale, allo spazio familiare, alla vita dei figli, ha assunto la doppia faccia di Madre e del suo volto speculare di “donna nervosa”.
– Il Bambino onanista: secondo questa affermazione i bambini si danno o sono suscettibili di darsi ad una attività sessuale (e qui si sente l’influenza della psicanalisi freudiana delle origini). La “pedagogizzazione del sesso del bambino” si manifesta soprattutto nella guerra contro l’onanismo, che in Occidente è durata quasi due secoli.
– La Coppia malthusiana: attraverso la socializzazione delle condotte procreatrici, la coppia è stata responsabilizzata verso lo Stato mediante incitazioni o freni, a secondo del periodo, a mezzo di misure “sociali” o fiscali. E si è giunti ad una socializzazione medica attraverso il controllo delle nascite.
– L’Adulto perverso: l’istinto sessuale è stato isolato e analizzato come istinto biologico e psichico autonomo, si è fatta l’analisi clinica di tutte le forme patogene e anomale da cui può essere affetto. E’ avvenuta una psichiatrizzazione del piacere perverso.
Un’altra distinzione che Foucault identifica nelle forme di potere è quella fra:
– Dispositivo di alleanza: sistema del matrimonio, della fissazione e dello sviluppo delle parentele, della trasmissione dei nomi e dei beni. Questo dispositivo di alleanza con i meccanismi di coercizione che lo garantiscono ha perso la sua importanza man mano che i processi economici e le strutture politiche non potevano più trovarvi uno strumento adeguato. Il dispositivo di alleanza si struttura intorno a un sistema di regole che definiscono quel che è permesso e quel che è vietato. Era la modalità di controllo anche religioso che vigeva fino agli inizi del XIX secolo.
– Dispositivo di sessualità: questo dispositivo funziona secondo tecniche mobili, polimorfe e congiunturali di potere. Ciò che è pertinente sono le sensazioni del corpo, le qualità dei piaceri, la natura delle impressioni per quanto impercettibili possano essere. Mentre il dispositivo di alleanza è finalizzato ad una omeostasi del corpo sociale, è legato al diritto e il suo momento forte è la “riproduzione”, il dispositivo di sessualità non ha la sua ragione d’essere nel fatto di riprodursi, ma d’innovare, di annettere, di penetrare i corpi in modo sempre più minuzioso e di controllarlo nelle sue pratiche in modo globale e capillare.
Foucault chiama tutto ciò la Microfisica del potere e questo tipo di potere fa si che i meccanismi di sorveglianza siano disseminati nei gangli della società e il controllo dei corpi e delle coscienze avviene anche attraverso una depenalizzazione delle pratiche sessuali “diverse” e periferiche. Il non controllo si fa supervisione ed assieme alla sessualizzazione edonista degli individui diventano così disseminate e pervasive, impercettibilmente invasive.
Da una prospettiva sulla sessualità fortemente censoria e normativa, secondo molti studiosi si è passati quindi in epoca moderna ad una incentivazione della sessualità. Secondo questi studiosi la società non poteva più limitare la Libido come in passato; quindi il corpo sociale, anche a causa di trasformazioni di natura economica, è evoluto in una direzione di incentivazione del fenomeno. Le sessualità periferiche hanno avuto l’occasione di sdoganarsi ed entrare a far parte del discorso corrente degli individui. Questa liberalizzazione delle pratiche sessuali ha coinciso con un mutamento in senso consumistico della società, in cui l’edonismo delle pratiche e degli atteggiamenti sociali andava in parallelo con l’esplodere dell’economia di mercato e con una euforizzazione ed estetizzazione della vita sociale e di relazione interpersonale.
Altri autori che si sono occupati del fenomeno sono stati i filosofi Gilles Deleuze e Felix Guattari. Nelle loro opere più importanti, l’”Anti-Edipo” e “Millepiani: Capitalismo e schizofrenia”, hanno tratteggiato la dinamica sessuale dell’uomo moderno con la metafora della Macchina Desiderante. Nell’Anti-Edipo i due autori teorizzano un superamento delle secche dove si era arenata la psicoanalisi post-freudiana: il complesso di Edipo, che è al centro della mitologia psichica di Freud, e che teorizzava l’attaccamento del bambino alla figura materna e il sentimento di odio verso il padre. Era questo per l’ortodossia psicanalitica il centro della vita sessuale e libidica del bambino, l’asse su cui si muoverà tutta la sua vita affettiva e sessuale successiva. Deleuze e Guattari invece ribaltano il problema, annullano questa costellazione imprigionante e carceraria e cavalcano l’onda dei nuovi movimenti libertari riprendendo alcuni assunti di Nietzsche secondo cui l’uomo è una freccia scagliata verso il futuro e la sua voracità libidica rompe ogni catena e si proietta in avanti spinto dall’eros e dal desiderio. Nessun legaccio edipico quindi, ma un continuo aggredire la realtà sotto l’impulso irriducibile della Libido. Via libera quindi ad ogni impulso desiderante, svincolando la sessualità dall’esigenza procreativa, esaltando al tempo stesso le sessualità dissonanti, difformi ed eterodosse. La visione di Deleuze e Guattari sarà molto criticata e giudicata succube di una moda dell’epoca, ma ha il merito di superare l’antiquariato psicanalitico e riportare la vita individuale alla spinta vitale, l’Elan vital che molti psicanalisti rischiavano di sacrificare contro il muro dell’ortodossia alle teorie originali.
Nelle ultime opere Foucault si distacca da questa visione. Il percorso che l’Autore intraprende ne“L’uso dei piaceri” e più ancora ne “La Cura di sé” lo porta ad analizzare le forme di sessualità del mondo arcaico e greco-latino, per arrivare al paradosso che la sessualità moderna non è necessariamente quella più evoluta. Dalla trattazione dei sogni a sfondo sessuale di Artemidoro, ai trattati di medicina di Galeno alla meditazione di Epitteto, Marco Aurelio e Seneca, in questo terzo volume della “Storia della Sessualità”, Foucault demolisce il mito del Soggetto Desiderante e applica il modello dell’uomo che costruisce da sé i propri limiti, difendendo quanto in lui è unico e irriducibile.
In tempi odierni in cui la sessualità è pervasiva e costituisce uno dei baluardi di cui si ammanta l’uomo tecnologico, le analisi di Foucault risultano nuove e rivoluzionarie. La sessualità è diventata un’altra, l’ennesima arma, con cui il Potere direziona l’agire dell’individuo. Foucault ci ricorda che la continenza e la coscienza di ciò che si fa, che ci proviene da un’antichità mai abbastanza analizzata e compulsata, pone un argine, un cordone sanitario fra noi e l’incedere delle Tecnologie di Dominio. Le Tecnologie del Sé possono correggere l’impostazione errata del nostro vissuto attuale.
Prospettive
La letteratura scientifica sull’argomento, dagli inizi del secolo scorso fino agli ultimi anni, si è concentrata nel decifrare i linguaggi e i segni specifici riguardanti il problema della sessualità. La sessuologia con i suoi riferimenti è la scienza che studia nel dettaglio questo argomento, mentre altre tipologie di studio sono state indirizzate ad individuare i legami fra aspetti della sessualità e contesto socio-culturale circostante. Abbiamo visto come nel corso del tempo si sia passati da un atteggiamento di contenimento e di repressione della funzione “sessualità”, impostato da una società patriarcale che a stento stava uscendo da una dimensione rurale e contadina, ad un atteggiamento odierno di presunta “tolleranza” che arriva ad incentivare le pratiche sessuali e a considerarle a tutti gli effetti uno strumento e un fine dello stile di vita edonista del nuovo cittadino “consumatore”.
Gianfranco Tomei
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