Il commento di Luciano alla 34a giornata serie A

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Sabato con 3 anticipi, di cui due influenti sulla parte alta della classifica, in particolare per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. A parte il Bologna che liquida l’Empoli con un secco 3-1, erano in programma i due successivi incontri, con la Roma che supera il Cagliari e il “clasico” italiano Inter – Juventus, conclusosi 1-1. Nel turno di Domenica, torna alla vittoria il Napoli, consolidando definitivamente il suo secondo posto. Rientra in gioco in area Europa anche la Lazio, vincitrice a fatica sulla Sampdoria. Fa invece più rumore la nuova debacle del Milan, che esce dalla partita di Torino con un secco 2-0 dai granata di Mazzarri, e agganciati in classifica dagli stessi al quinto posto, assieme all’Atalanta. La quale però, battendo domani l’Udinese, scalzerebbe addirittura la Roma, piazzandosi solitaria al quarto posto.  Più in basso, solo pareggi tra Spal e Genoa e tra Parma e Chievo.
Bologna – Empoli 3-1
Slolo un momento di panico ha percorso il pubblico rossoblu, quando poco dopo il quarto’d’ora, Pajac sorprende in uscita il portiere bolognese Skorupski e, con una gran botta, porta in vantaggio sorprendentemente l’Empoli. Accenno di bambola, ma poi il Bologna si riassesta e, concluso il primo tempo in svantaggio, inizia la ripresa senza perdere tempo e in 6 minuti trova il pareggio con Soriano, su assit di Sansone. L’Empoli accusa il colpo, e si affloscia, lasciando in pratica campo libero al Bologna che domina il resto della partita, anche se i gol arrivano tutti nel finale. Quando mancano 8′ al termine, è Orsolini a bere mezza difesa empolese in slalom e mettere sotto l’incrocio il 2-1. Poi, in pieno recupero, ecco il sigillo di Sansone che chiude i conti e permette al Bologna di festeggiare virtualmente una salvezza ormai quasi certa, con 8 punti di vantaggio proprio sull’Empoli, terz’ultimo a 4 turni dal termine.
Roma- Cagliari 3-0
Giallorossi che appaiono tonici e in ripresa, dopo il pareggio con l’Inter a S.Siro si sbarazzano con disinvoltura di un Cagliari non proprio coriaceo come all’andata, quando in inferiorità numerica recuperò 2 gol proprio alla Roma. Partenza giallorossa a razzo con Pastore e El Sharawy,  Fazio che fa centro di testa su azione da corner, dopo appena 5 minuti, e all’8′ il raddoppio di Pastore su calcio piazzato. Accenno di reazione del Cagliari che prende un pò di campo, ma nulla più di un intervento di Mirante su conclusione di Pavoletti. Dall’altra parte, Roma ancora vicina al 3-0 con una traversa di Pastore, e altri tentativi falliti di poco sempre con Pastore, El Sharawy, Pellegrini  e Florenzi. Nella ripresa, un monologo romanista, con altro legno di Dzeko, parate di Cragno su El Sharawy, e all’85’ è Kolarov a chiudere il conto con il gol del 3-0. Roma che scavalca momentaneamente Milan e Atalanta, e si piazza al 4° posto solitaria.
Inter – Juventus 1-1
La partita delle partite, con un S.Siro delle grandi occasioni (75mila presenti), vede un gran primo tempo nerazzurro, con buon calcio e un gol spettacolare di Nainggolan al volo, dai 25 metri circa, con una lieve partecipazione di Szczesny che devia ma non trattiene il bolide. La Juventus è visibilmente in affanno per una ventina di minuti, prima di riaggiustare un pò le fila e prendere le misure all’Inter che sembra, per ovvie ragioni, più assetata di punti. E difatti, pur calando leggermente il ritmo, è sempre insidiosa dalle parti dell’area bianconera e ha l’occasione del raddoppio 2 volte con Icardi, e con de Vrij che di testa impegna severamente in due tempi il portiere bianconero. Ripresa che vede la Juventus recuperare terreno e possesso palla, grazie anche al gran dispendio di energie profuso dall’Inter nella prima parte. E poteva poi mancare il solito colpo di bacchetta di CR7, che al 17′ su assist di Pjanic scaglia da appena dentro l’area una rasoiata di sinistro che Handanovic fa appena in tempo a vedere in rete. Reagisce ancora l’Inter, che ci riprova e con Perisic va vicinissima al nuovo vantaggio, Szczesny riesce miracolosamente a deviare con la punta delle dita sopra la traversa. Ma i nerazzurri sembrano ormai in riserva e lasciano alla Juventus l’opportunità di provare a portar via il bottino pieno, che non le riesce anche grazie a D’Ambrosio autore di uno spettacolare salvataggio sul giovane Pereira, da poco subentrato a Bernardeschi. Tutto sommato equo il pareggio finale, con un punto che indubbiamente serve, anche se poco, più all’Inter che ai bianconeri ormai all’ottavo titolo ufficiale consecutivo.
Frosinone – Napoli 0-2
Riparte senza esitazioni il Napoli, dopo le amarezze di coppa e l’ultima in campionato contro l’Atalanta. A farne le spese, il Frosinone ormai pressochè spacciato ma appeso ancora ad una non improbabile speranza. La certezza della retrocessione sarebbe infatti matematica solo in caso di vittoria dell’Udinese, Lunedì nel posticipo, contro l’Atalanta a Bergamo. Eventualità obiettivamente poco crediile, considerato il momento dei bergamaschi, ma nel calcio la speranza è sempre dura a morire. Sta di fatto che per oggi, il Napoli si prende il malloppo e ribadisce un secondo posto ormai inattaccabile. Lo fa con Mertens al 19′, su punizione, e il belga eguaglia Maradona per numero di gol con la maglia azzurra (81). Il raddoppio al 46 con Younes, gran gol su azione travolgente in coppia con Milik, il Frosinone accenna timide reazioni che non scompongono minimamente il Napoli, altre volte vicino al terzo gol. Due volte colpisce i legni con Callejon e una traversa con Ruiz, e alla fine ancora Mertens si vede negare la doppietta da Sportiello. Nulla da fare per il Frosinone, come detto sopra appeso ad una credibile sconfitta dell’Udinese a Bergamo.
Parma – Chievo 1-1
Partita avara di emozioni, nonostante la maggior fame di vittoria del Parma a cui servono punti salvezza. Poco o nulla di rilievo, inclusi i tiri in porta pressochè inesistenti. Ci vuole quindi un episodio, o un calcio piazzato, per cambiare il tabellino dei marcatori. Accade al 38′ quando Scozzarella pesca la testa di Kucka che insacca, complice una incertezza del portiere Semper, e il Parma è in vantaggio. Nella ripresa la gara si vivacizza, soprattuto in virtù di due eventi.  Il primo, gol annullato al Parma, al 57′, e l’ingresso di Pellissier al 63′. L’attaccante 40enne, quindi, prende il posto di uno spento Stepinski e suona la carica. Al 66′, il Chievo pareggia. Cross di Vignato dalla sinistra e gol di Meggiorini, che in area salta come un canguro e realizza. I padroni di casa vicini alla vittoria con Barba nel finale, ma il portiere del Chievo riesce a salvare il pareggio, tutto sommato abbastanza equo.
Spal – Genoa 1-1
Punto utile ad entrambe, col Genoa che si sistema a 6 punti sopra la terz’ultima Empoli, e la Spal che potrà festeggiare la permanenza in A se, al prossimo turno, riuscirà a spuntarla contro il già condannato Chievo. Prima meglio il Genoa, Kouamé prova ma la mira non è granchè. Ci riprova al 13′ ma questa volta mira esattamente… sulla traversa. Poco alla volta esce la SPAL , con doppia occasione di Floccari, che però non riesce a trovare il canale giusto per il tiro, grazie alla chiusura di Romero, poi spara alto su cross da sinistra di Fares. Radu si esalta sul colpo di testa di Murgia, ma si arrende sul colpo di testa di F. Anderson, liberissimo sugli sviluppi del corner. Nella ripresa Prandelli ci prova con la terza punta, dentro Lapadula e fuori Günter. Ed è proprio quest’ultimo (ex Pescara) a regalare il pareggio con un sinistro che beffa Viviano. Il Genoa va vicino anche al vantaggio, ma Kouamé spreca a lato su servizio di Pandev. La Spal tenta di vincere, inserisce Antenucci per Floccari, ma ad andare vicino al nuovo vantaggio è Kurtić, di testa. Salva Romero, evitando al Genoa una nuova sconfitta che poteva anche costare la panchina a Prandelli.
Sampdoria – Lazio 1-2
Vittoria pesante per la Lazio a Genova,  e torna a prendere corpo la speranza di riagganciare il treno Champions. La squadra di Inzaghi domina il primo tempo, con una doppietta di Caicedo che va a segno al 3′ rubando palla a Colley a centrocampo, e volando in porta con Audero che assiste impotente. Ancora Caicedo su Tonelli (appena entrato al 16′ al posto di Colley) in anticipo su cross di Romulo, e palla nuovamente in rete. Poco rilevante la reazione sampdoriana, solo con Ramirez su punizione, respinta da Strakosha. Ma proprio Ramirez, al 45′, si fa espellere per un pestone ai danni di Leiva, Samp in 10 al riposo. Nella ripresa, la Lazio cala leggermente il ritmo, ma non perde pericolosità con Romulo che tira, servito da Caicedo, supera il portiere ma viene respinto dal palo. A quel punto si scuote la Sampdoria, che improvvisamente riapre la partita. Ekdal va in profondità, crossa e Acerbi spizzica il pallone che si impenna, e viene centrato da Quagliarella che infila sotto la traversa. Poco dopo, a momenti il pareggio, con Murru che spara un sinistro dal limite e becca palo pieno, rimbalza su Strakosha e finisce fuori sul fondo. Legni ancora protagonisti al 75′, con Immobile che, su tocco di punizione di Cataldi, lascia partire una bomba che si infrange sulla traversa e rimbalza sulla linea di porta. No Goal! Sulla replica della Samp, Defrel spreca l’occasionissima solo davanti al portiere laziale, finisce qui con la Lazio che riprende quota e la Samp che lascia nel cassetto i sogni europei.
 
Torino – Milan 2-0
Tra una squadra che cerca di incunearsi nella lotta per il quarto posto, e una che al quarto c’era già fino alla vittoria della Roma col Cagliari, la spunta la prima che raggiunge proprio il Milan, e lo affianca a 2 punti dalla Roma. Il Torino è parso subito meglio disposto e determinato a prendersi il malloppo, mentre il Milan appare inquieto, nervoso e poco lucido. Lo confermano i numerosi falli, i cartellini gialli sventolati dall’arbitro sono a carico di Suso, Conti e Paqueta. Sulle rare incursioni pericolose del Milan, il portiere Sirigu è attento e non lascia spazio a possibili errori da sfruttare per i milanisti. Al 56′, ecco la svolta, con Kessiè che spinge un pò oltre il lecito su Izzo in area. L’arbitro è deciso, indica il dischetto e Belotti non sbaglia, 1-0.  Il Milan tenta di rimediare, inserisce Piatek e Borini, è sfortunato Bakayoko con un colpo di testa sulla traversa, ma al 69′ la partita si chiude definitivamente. Il Toro va al  raddoppio con Berenguer, che riprende al volo una respinta corta di Romagnoli, e non lascia scampo a Donnarumma. E proprio Romagnoli, il capitano rossonero, lascia in 10 la squadra per un applauso inopportuno all’assistente di linea. La frittata milanista si compie, e ora anche per Gattuso la situazione si complica.
A conclusione della 34a giornata, Lunedì 29 Aprile ore 19:
Atalanta – Udinese, con risultati possibili che in ogni caso saranno influenti ai fini delle rispettive classifiche. Se dovesse vincere l’Atalanta, raggiungerebbe la Roma a quota 58 al quarto posto, quindi in piena zona Champions. Contemporaneamente, metterebbe il fiato corto all’Udinese a ridosso della zona retrocessione, lasciandola a soli 4 punti dalla terz’ultima Empoli e condannando matematicamente il Frosinone.
Alle ore 21, Fiorentina –  Sassuolo

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