Qualcuno si è posto la domanda. Purtroppo i Comitati sono sempre all’erta. Con un ritardo già ora di oltre un anno, M4 finirà nel 2023. Solo i cartelli gialli parlano ancora di 2022 in Viale Papiniano e in Viale Coni Zugna porta di accesso al grande cantiere Solari, quello davanti al Parco omonimo, per difendere il quale e non solo si è formato già nel 2013 il Comitato Foppa Dezza Solari. Comitato a cui tutta la città deve essere grata, perché ha liberato la città da 50.000 viaggi di camion da Via Dezza a oltre San Cristoforo, al ritmo di uno ogni 10 minuti. Chiunque può ben capire le conseguenze che ci sarebbero state sul traffico.
Sapete perché? Perché il progetto M4 vecchio di 25 anni, un progetto dico io, secchiello e paletta, prevedeva di abbattere le piante di un quarto del parco e dei giardini di via Dezza, dove sarebbero state depositate 870.000 tonnellate di smarino (la terra scavata da Solari a San Babila), una quantità paragonabile in volume alla piramide di Micerino. Solo? No, questa terra sarebbe poi stata issata su tanti camion per poi essere trasportata non si sa se passando da via Lipari o da Via Solari! Ma nella sfortuna, la fortuna voleva che nel nostro Comitato sedessero e siedano come Presidente un esperto del non profit Paolo Chiaramonti, come VicePresidente Enrico Guzzella, un ingegnere esperto di lavori pubblici, e quale Segretario e Portavoce, io che di professione sono un Comunicatore di Impresa e Pubblico.
Bel terzetto e molto seguito con adunate memorabili in mezzo al parco, e assemblee affollatissime. Subito iniziammo a dialogare con l’Amministrazione, assistiti, guarda caso, dall’Ingegner Bruno Bernardo Bosco, esperto di realizzazione di metropolitane, che quasi sommessamente un giorno disse: “Non si fanno più così le metropolitane, si mettono i nastri trasportatori nel sottosuolo”. Gli commissionammo una relazione tecnica, declinata su questa soluzione, che presentammo in conferenza stampa il 6 gennaio 2015 e inviammo all’allora Assessore alla Mobilità Maran, a tutti i Capigruppo del Consiglio Comunale e a diversi Consiglieri, con cui eravamo già in contatto. Alcuni mi chiamarono, sia di maggioranza, che di opposizione, andai a parlare, e davanti all’ordine del giorno di Fabrizio De Pasquale, sull’accoglimento della nostra proposta, il Consiglio Comunale andò a pareggio. Seguirono altri consigli e l’Assessore Maran in Febbraio ci convocò per comunicarci che il progetto come era non sarebbe stato seguito, “perché troppo impattante”. Parole sue.
Certo avevamo fatto ricorso al TAR, certo fra spese legali e relazione tecnica abbiamo speso 27.500 euro, raccolti fra di noi e i nostri sostenitori, certo è che i nastri sono stati adottati lungo tutte le tratte e il progetto è stato modificato. Il cantiere Solari è rimasto enorme, forse il più grande di tutte le tratte, unica variante non è più cantiere di calaggio ed estrazione delle talpe, è solo, si fa per dire, cantiere di estrazione, quello che per forza di cose chiuderà per ultimo. Da lì usciranno infatti le quattro TBM, due provenienti dalla tratta centrale e due provenienti da Lorenteggio. Scrivere, come qualcuno ha fatto, che la attività del Comitato Foppa Dezza Solari è sta fatta per spostare il problema a est, come ho letto, vuole dire non conoscere il progetto precedente e l’attuale, comunque ringrazio, così mi si dà modo di chiarire e approfondire.
Dopo il nostro sono nati altri Comitati per aree estese o ridotte. Il Comitato Lorenteggio 35 si è costituito e ha fatto ricorso al TAR perché il progetto prevedeva che l’ascensore della stazione occupasse lo spazio privato del condominio! Con tutti abbiamo dialogato, in un’ampia disponibilità, perché i problemi degli uni non erano e purtroppo non sono così diversi. Sono sorti il Comitato San Vittore Sant’Ambrogio Carducci, il Comitato M4 Attenzione, i Comitati per la difesa degli alberi, i gruppi di De Amicis, di Piazza Vetra.
Abbiamo liberato carrai non visti, la cui chiusura impediva l’accesso a centinaia di box e a una molteplicità di laboratori! Abbiamo fatto allargare marciapiedi troppo stretti, fatto spostare l’edicola di Via Foppa non sullo spartitraffico di Papiniano – e chi ci sarebbe andato? – ma all’ingresso del parco – ottima idea, ci ringraziano ancora. Abbiamo suggerito spazi compensativi nel parco Solari o nei giardini per chi aveva perso il dehor causa cantiere. E la Baita Cheese Park ora è nei giardini di via Dezza. Abbiamo con Ascoloren che la tutela e l’associazione Amici della “gesetta di lusert” messo sotto i riflettori l’Oratorio di San Protaso, che sarebbe stato spazzato via dalla stazione della metropolitana, semplicemente, perché, piccola come è, non l’avevano vista! Progetto da Google map.
Soprattutto abbiamo chiesto e siamo all’erta sul cronoprogramma e ci parliamo e ci attiviamo sulle crepe, sulle buche e sulle voragini in strada, che molti temono siano causati dal passaggio delle TBM. Tutti, dico tut,ti siamo per la Metropolitana, ma qualunque opera deve essere sostenibile, per residenti e commercianti, 634 dei quali hanno chiuso dal 2016 al 2018 e purtroppo altri stanno chiudendo. Non si può creare una scissione fra residenti e commercianti, perché i disagi degli uni ricadono sugli altri: mancanza di mezzi pubblici a causa dei cantieri vuole dire per i residenti centinaia di metri, a volte un chilometro, per raggiungere una fermata, per il commerciante, diminuzione di clienti, cioè meno lavoro. Se chiude un negozio, per i residenti vuole dire meno luce, meno movimento, meno sicurezza.
Il Comitato Foppa Dezza Solari si occupa del suo territorio, io, chiamata da più parti, sin dal 2015 mi adopero anche per altre stazioni e per altri spazi. Non è un mistero, nel 2016 ero candidata proprio per occuparmi di M4 nella lista di Forza Italia e non sono stata eletta. Sono comunque andata avanti, fra commissioni, riunioni e sopralluoghi, macinando a piedi chilometri e chilometri avanti e indietro. Il 31 Marzo sono stata eletta dai cittadini nel Consiglio Direttivo di Piattaforma Milano, il coordinamento delle forze liberali e popolari del Centrodestra.
Il mio impegno sarò ancora più grande. Chi non apprezza, se ne farà una ragione, anche perché, e senza alcun compenso, dovrò con gli altri Consiglieri scrivere un programma e andrò a interessarmi, come dice il mio progetto e come è scritto nella mia pagina Facebook Orietta Colacicco per Milano, anche delle altre opere in predicato relative alla metropolitana, con i prolungamenti delle linee 1 Rossa, 2 Verde, 3 Gialla e con la manutenzione della rossa e della verde, che deve partire subito!
La gente non dorme più, si formano altri gruppi e altri Comitati, espressione della società civile, che fa politica, come tutti i cittadini che si interessano della polis, la città.
Ma di questo parliamo alla prossima puntata.
Orietta Colacicco
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Orietta noi di via Foppa ben sappiamo e apprezziamo il lavoro è la passione che continui a mettere per rendere meno pesante, anche se certo lo è,il disagio dei residenti e dei negozianti che qui lavorano e dovrebbero poter prosperare. Per non dire poi che spesso i lavori iniziano appena dopo le 6 di mattina e a volte continuano alla sera e sono anche continuati il giorno di S. Ambrogio. Ti prego continua a darci il Tuo valido e prezioso supporto che ,nel disagio evidente, ha contribuito a minimizzare i problemi. Un grazie di cuore anche da parte di Loredana e Gerardo. Un affettuoso saluto. Adriano
Grazie ORIETTA, grazie Orietta Colacicco per Milano. Hai riassunto mirabilmente un pezzo di cronaca di Milano che fra 50 anni potrebbe rientrare con onore nella storia della trasformazione di questa città.E’ la cronaca di un manipolo di cittadini che si sono intestarditi ad intraprendere un’azione legale che ha comportato una notevole spesa a loro carico. I punti di forza di questa azione sono stati i 50.000 camion da eliminare dalla superficie stradale, ma come? Con una semplice ( si fa per dire) osservazione di questo “provvidenziale” ingegner Bosco con la sua quasi sommessa ( non è persona che alza la voce o che cerca consensi):”non si fanno più così le metropolitane, ma si porta via lo smarino con un nastro sotterraneo”. Ve la immaginate solo il polverone che avrebbero sollevato questi 50.000 carrettoni che oltre alle polveri avrebbero diffuso le loro emissioni non certo salutari ne” profumate di gelsomino? Altro che incremento di BPCO! Ma tanto la salute dei cittadini non interessa i politici e neanche tanto i Comitati. Speriamo bene! Nel 1980 non si parlava neanche di amianto…Si è cominciato a parlare solo quando cominciavano ad evidenziarsi i mesoteliomi ( che non sono proprio malattie da poco). Ultima osservazione: perché il Consiglio Comunale approvò quasi con la metà dei voti l approvazione della mozione con la quale si annullarono i 50.000 camion e fu accettato il nastro trasportatore proposto dal ComitatoFoppaDezzaSolari? Perché la metà del Consiglio Comunale di Milano era contraria? Vorrei lanciare un sondaggio e lo propongo al Presidente e al Segretario del Comitato Foppa Dezza Solari.
Solo persone che non riflettono possono contestare ciò che avete fatto .Anche se i disagi sono tanti. chi abita nei pressi dei lavori ,devono solo ringraziare caldamente le persone che,senza alcun compenso,impiegano tanto del loro tempo ,per sopperire all’indifferenza di tanti cittadini che giudicano e sentenziano stando alle finestre e lamentandosi.Io vi dico grazie con tutto il cuore.
Cara Orietta leggo con piacere sul tuo post che sei determinata a non “non mollare”.Ti sei espressa chiaramente su tutto quello che il nostro Comitato “Foppa Dezza Solari” ha svolto per correggere i vari errori presenti nel progetto definitivo
della metropolitana M4 con impegno capacita’ tempo e fatica di sole tre Persone e la collaborazione di un quarta.
E’ stata una bella esperienza che andrà a vantaggio di tutti.
Enrico