Brunetta: “Economia italiana in peggioramento rispetto ad una già lenta crescita: altro che ripresa”

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“Forte calo dell’indice dei servizi e della produzione composita sotto soglia recessiva”

“Avevamo suggerito ai due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio di non esultare troppo per la marginale revisione al rialzo della stima preliminare del Pil del primo trimestre da parte dell’Istat, pari al +0,2%, dal momento che i segnali di una inversione del trend economico per l’Italia non si ravvisavano ancora. A conferma della bontà del nostro suggerimento, ecco oggi che sono arrivati i dati sui PMI dei servizi e compositi della società IHS Markit, che hanno certificato un forte calo per il primo indicatore e un arretramento anche del secondo sotto la soglia recessiva dei 50 punti.

Per quanto riguarda l’indice dei servizi, la società IHS Markit ha ravvisato, ad aprile, un forte indebolimento della crescita dei nuovi ordini per le aziende del terziario rispetto a marzo, che ha contribuito a diminuire le assunzioni operate nel settore. L’indice è così sceso a 50,4 punti, dai precedenti 53,1, mentre gli analisti si attendevano un aumento a 54,4. Tra le altre cose, va considerato che anche per questo indicatore, l’Italia è scesa al di sotto della Francia, che ha mantenuto invariato il suo indice a 50,5, confermandosi agli ultimi posti in Europa. L’indice PMI ha quindi evidenziato una forte flessione, mostrando un incremento solo marginale dell’attività. Quello che desta la preoccupazione maggiore è il motivo della domanda più debole, perché l’aumento dei nuovi ordini è solo marginale, il che prospetta un peggioramento di una già lenta crescita.

Anche l’Indice della Produzione Composita ha registrato un forte calo a 49,5, rispetto al 51,5 di marzo, scendendo sotto la soglia recessiva dei 50 punti. Come evidenziato dal rapporto che accompagna la pubblicazione dell’indice, in sei dei sette mesi scorsi, la produzione del settore privato italiano non è riuscita ad aumentare, a causa del forte rallentamento della crescita dell’attività terziaria di aprile, mentre il settore manifatturiero sta segnando un calo della produzione ormai da nove mesi. Quest’ultima contrazione è stata la più forte in tre mesi. Inoltre, i nuovi ordini non sono aumentati ad aprile e il peggioramento della contrazione degli ordini manifatturieri ha neutralizzato la crescita molto indebolita delle aziende terziarie. Altro che ripresa, quindi: i dati di oggi confermano ancora una volta un’economia italiana in difficoltà, fanalino di coda tra le economie europee”.

Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

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