Le penne nere sfidano il cielo, la fanfara canta il cuore di un’Italia eroica, fiera. Dimentica il fazzoletto, niente pudore per una lacrima di commozione: sono arrivati gli alpini, fatti di pane e di guerra, di generosità, di fatica, un bicchiere di vino che fa allegria, la mamma con un rosario ad aspettare, un cuore aperto senza angoli, un abbraccio d’affetto.
E respiri i colori e i sapori della fraternità, della partecipazione, della condivisione, mentre quella memoria della guerra ritorna, ma no, non deve più succedere e neppure il terremoto e le valanghe, perchè gli alpini fanno vibrare sempre la presenza di quelle penne testimoni della vita.
Milano è il teatro per celebrare un corpo che onora i caduti in guerra servendo i vivi in tempo di pace. E’ una festa di colori, di suoni, dalla periferia al centro, con la democrazia di un cuore grande. Cantano e ricordano le montagne innevate, i gesti di aiuto, i valori di sempre, la famiglia, la Patria.
Sono impegnati anche in una serie di iniziative di pubblica utilità. Particolarmente «Opere alla Città», in collaborazione con la Protezione Civile, e si occuperanno della pulizia del boschetto di Rogoredo e del parco Lambro, concentrandosi in particolare sulle acque del fiume. E’ il loro regalo a Milano.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano