Archiviati i verdetti ormai acquisiti, con la Juventus campione e Chievo e Frosinone virtualmente in B, siamo a 2 giornate dalla conclusione con la contesa ancora aperta per quanto riguarda l’alta classifica, e quindi le qualificazioni per le prossime competizioni europee. E già Sabato c’è stato chi ha messo seriamente un piede avanti sulla posizione di prestigio, rubandola almeno temporaneamente all’Inter, che dovrà tentare di riappropriarsene nell’ultimo posticipo di Lunedì sera.
I Gasperini boys
Stiamo parlando di quella squadra, sempre a strisce nerazzurre, che risponde al nome di Atalanta, allenata da tale Gasperini, che rifilando un paio di gol al Genoa ha scavalcato i nerazzurri milanesi in classifica, portandosi al terzo posto. Un risultato forse a tempo determinato, ma indubbiamente esaltante, di una formazione meritevole per quanto ha mostrato finora nell’arco del campionato, e ormai pressochè certa di cimentarsi comunque con il calcio estero nella prossima stagione.
La bagarre per una piazza Euro e per la serie B
Oltre l’Atalanta, in disputa ci sono attivamente altre 4 squadre: Lazio, Milan, Torino e Roma, tutte nello spazio di 4 punti (58-62) a ridosso della quarta posizione occupata al momento dall’Inter a 63 punti, che però ha la possibilità di ristabilire le distanze battendo il Chievo nel posticipo. In coda, il Parma ha bisogno di una vittoria almeno nelle ultime due partite, specie col Bologna diretto concorrente solo un punto sotto, per garantirsi quantomeno uno spareggio con l’Empoli terz’ultimo, ma solo nel caso che lo stesso Empoli vinca le prossime due. In bilico anche Cagliari e Fiorentina, ma meno del Genoa ieri perdente con l’Atalanta e rimasto sull’orlo del precipizio a 36 punti, 1 più dell’Empoli che però è andato a vincere (1-2) a Genova, nonostante un Quagliarella capocannoniere della Sampdoria, rimettendo in discussione illusioni e depressioni in coda. Anche l’Udinese, pur vincente (1-3) con l’arreso Frosinone, rimane nelle sabbie mobili a soli 2 punti sopra l’Empoli. Tutto da giocare, quindi, il torneo finale per “aggiudicarsi” la serie B, come pure rimane in discussione quanto riguarda l’Europa.
Cosa è successo nella giornata n° 36
Sui risultati di oggi, oltre l’anticipo vincente dell’Atalanta, è da notare la sequenza di vittorie di tutte le inseguitrici di Inter e Atalanta. La Lazio liquida 1-2 in trasferta il Cagliari, mettendolo in angustie nei bassifondi. Il Milan fatica ma si batte, sputando l’anima e superando 0-1 la Fiorentina al Franchi si tiene in corsa per l’ultimo posto Champions. Il Torino vince (3-2) in rimonta col Sassuolo due volte in vantaggio, mettendo a segno una spettacolare doppietta di Belotti, con il gol vincente in gran rovesciata stile Ronaldo. Nella serata di Domenica, la Juventus incarta un omaggio da 3 punti alla Roma e incassa una sconfitta 2-0, sgradita di certo, ma ormai ininfluente per il titolo già cucito sulle maglie. Influente potrà esserlo per la Roma, che oltre alla posta in palio ci guadagnerà certamente nel morale, e nell’ impulso di ottimismo e autostima in proiezione delle ultime due partite. Sulla vittoria (1-2) del Napoli a Ferrara, nulla va ad incidere nè per gli emiliani già matematicamente salvi, nè per gli azzurri di Ancelotti, ormai certi del secondo posto.
Intanto spuntano le “bancarelle” per il mercato pedestre
In attesa dei posticipi di Lunedì, ore 19 Bologna-Parma, e alle 21 Inter-Chievo, si iniziano a avvertire i primi fremiti di mercato, con colpi annunciati e immediatamente smentiti, con sussurri e grida, ma con in definitiva tutto quel gran polverone che serve al circo mediatico del calcio parlato, per alimentare ambizioni e speranze sia in campo che in tribuna. A tenere banco, sin d’ora e anche in anticipo, c’è di certo anche il valzer degli allenatori, le cui panchine destinate a cambiare posteriori riscaldanti sono diverse: Inter, Milan, Juventus in primis, ma ballano anche quelle viola (Montella) e biancolceleste (Inzaghi) . Solamente a Luglio, ai primi raduni delle squadre rinnovate o confermate, sapremo cosa possiamo aspettarci dalla stagione 2019/2020. Ma i sogni possono partire…