Il gioco di una convivenza in cui l’uomo nasce e cresce, regala oggi una violenza che disarma il benpensante. L’ordine sociale, anche se imperfetto, è motivo di astio nei confronti di chi lo fa rispettare, per affermare diritti puramente strumentali. In questa girandola pericolosa le Forze dell’Ordine sono bersaglio e vittime. Ma se gli agenti feriti aumentano in modo esponenziale, ci saranno delle motivazioni. Osserva Panorama “Se prendiamo il 2018 e approfondiamo gli effetti di quei 1.517 carabinieri feriti, non possiamo trascurarne il costo per lo Stato e la comunità. Significa, per esempio, che questi militari, secondo i calcoli all’Arma, per curarsi sono stati costretti a restare a casa complessivamente 11.911 giorni. Tradotto in denaro, significa 1.739.006 euro di danno dovuti a giornate di servizio/uomo perdute. Questo è il costo sociale. Ma l’impatto economico va quantomeno raddoppiato se si considerano tutte le voci.”
E osservare che l’agente è solo, davanti ad una situazione pericolosa, solo con la sua esperienza e il suo intuito. Le minacce dei Centri Sociali, le aggressioni dei migranti, la destabilizzazione psichica di fronte ad una sconfitta sono atti di un quotidiano eroismo. La riflessione va alla tolleranza dell’amministrazione, al panico diffuso dei clandestini con il coltello, all’odio degli antagonisti. L’aumento degli offesi, dei feriti rimane sottaciuto e le piazze anarchiche vomitano la loro rabbia, quasi fossero intoccabili. Anche questa è la città aperta di Sala.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano