La città è stata giustamente apertissima agli Alpini ed è stata un grande gioco di colori, di feste, di riconoscenza. Gli Alpini hanno lavorato per Milano, cantato la gloria del loro Corpo e molti hanno partecipato commossi “Personalmente non ho avuto problemi di scontrini, ma ci è comunque spiaciuto non vedere a Milano neppure una vetrina addobbata e una bandiera lungo le strade, neppure sul percorso del corteo” ha riferito a Settegiorni Antonio Cason, presidente della Sezione Cadore dell’Ana. Probabilmente i milanesi risparmiavano i soldi per gli striscioni anti Salvini? Per dire che l’odio deve essere plateale e l’amore no? O per evidenziare che la sinistra è ben lontana dai valori di unità e condivisione degli Alpini?
Lo scontrino molto discutibile a cui fa riferimento è stato postato su facebook da Delfino Zambon, membro dell’Ana (Associazione nazionale alpini) del Cadore, nel gruppo dedicato alla Sezione Alpini del Cadore. E lo scontrino si riferisce ad una cena consumata in un locale della zona Stazione Centrale: 200 euro per tre pizze, due panini, due toast e bevande per tutta la comitiva. Il commento è molto eloquente “CARA Milano capisco che non avevate i soldi per due bandiere però sei molto CARA difficilmente verro alla prossima vs adunata” Per dire che in questa città apertissima vincono comunque la politica e il guadagno.