Berlusconi c’è. Smagliante, sicuro, ironico, confidenziale, vestito di una luce che si impone, riempie lo spazio. Berlusconi c’è e ogni trasmissione acuisce la presenza del Berlusconi che vince, quello che nel 94 sbaragliò con un’intuizione geniale di alleanze i partiti e partitini satelliti del panorama politico.
E’ candidato alle Europee e la forza delle sue esternazioni dimostrano esperienza, saggezza e un guizzo che potremmo chiamare sogno. Uomo di mondo, si direbe per una facilità comportamentale che declina adattamento, simpatia, prontezza, memoria. Con quel sorriso da conquistatore che non ha paura, con la convinzione di un progetto maturato e meditato. Ed ha già vinto il tempo, il possibile declino di una malattia, la malevola persecuzione di cui è stato oggetto. “”Vogliamo un’Europa con un’unica politica economica, un’unica politica fiscale, un’unica politica estera e della difesa. Sono convinto che gli italiani non ripeteranno l’errore delle ultime elezioni nazionali e che daranno il voto che consentirà al centrodestra unito di andare a nuove elezioni…Spero che gli italiani, avendo visto quanto fatto di negativo da questo governo, possano dare il voto a Forza Italia per darci la forza per costituire un nuovo governo di centrodestra”, ha spiegato l’ex premier, “Questa innaturale alleanza e questo assurdo governo si trova con un contrasto assoluto tra Lega e 5 Stelle su 30 importanti questioni. Siamo maglia nera in Europa per sviluppo e investimenti. Spero che questo governo cessi di far male all’Italia e ci sia un governo di centrodestra: Forza Italia sarà il perno di questa maggioranza e alleanza“.
E se si votasse un nuovo governo, Berlusconi pensa ai pensionati stangati dal governo attuale. “Tra i primi interventi del nostro prossimo governo di centrodestra, di cui Forza Italia sarà cervello e spina dorsale, due gli interventi da fare subito”, dice a Tagadà su La7, “Aumenteremo la pensione minima a tutti i pensionati a 1.000 euro per 13 mensilità e daremo la pensione anche alle persone che lavorano più di tutte, cioè le mamme che meritano una vecchiaia serena e dignitosa”.
Se Vespa, Porro, Del Debbio rimangono soggiogati dalla sua padronanza e dal suo vitalismo, il motivo c’è.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano