A che serve sforbiciare le pensioni di latta, se il reddito di cittadinanza beffa anche i clochard?

Attualità

Ansiosa è dire poco, sono letteralmente preoccupata per la rivoluzione sulle pensioni. Tutti ripetono che i pensionati non devono essere dei bancomat, ma pare che le invenzioni soprattutto dei grillini creino solo confusione e incertezze. Soprattutto spostando fondi da qui a là come fossero noccioline, come se le persone fossero birilli con cui giocare e fare proclami. Mi sono ovviamente documentata per quel conguaglio che tocca anche la mia pensione appena sufficiente per vivere rinunciando a tante cose. Trascrivo da TPI TV per essere precisa “Tagli pensioni Inps 2019 – Sono giorni difficili per i pensionati dopo che l’Inps ha comunicato che da giugno scatterà il conguaglio conseguente al taglio della rivalutazione annuale sugli assegni per quanto riguarda il 2019.Tale taglio, previsto nella legge di Bilancio 2019, si va ad applicare su quegli assegni superiori a tre volte il minimo – cioè 1.522 euro lordi al mese – a partire da aprile 2019. Sul prossimo cedolino, quindi, verrà recuperata la differenza relativa ai tre mesi precedenti, gennaio-marzo 2019, per effetto del conguaglio perequativo.”

  • Attacca il sindacato dei pensionati della Cgil: “Il governo ci beffa e si riprende 100 milioni di euro dopo le europee”.
  • E se questo prelievo forzoso deve servire per il reddito di cittadinanza, detto reddito è stato notoriamente un flop che nonostante le modifiche rimane un flop. Ma dopo le frasi roboanti di Di Maio “Faremo sparire la povertà, i poveri più poveri non accedono al reddito.
  • “Niente da fare, almeno per il momento il reddito di cittadinanza non sarà esteso ai senza tetto. Contrariamente alla proposta del presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che di recente aveva parlato di questa possibilità, definendo il problema della residenza un ostacolo facilmente aggirabile: «C’è la legge del 1953 che consente a tutti gli italiani di avere la residenza nel luogo di nascita. Molti cittadini italiani quindi hanno la possibilità di installare la residenza in una via fittizia dove l’individuo viene registrato!», aveva affermato l’ex candidato del Movimento Cinque Stelle.  L’operazione Robin Hood a chi serve?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.