E Sala rispose al gufo “E’ un peccato che i migranti e i rom non votino”

Milano

Eppure c’era ieri e c’è stato tutto il giorno. Era a Palazzo Marino e volteggiava sornione. Era un gufo che sghignazzava un po’, che importunava, insomma. E Sala che da Facebook aveva augurato “Buon Voto a tutti”, ma aveva in cuor suo perso qualche certezza. Perché quel voto europeo sondava comunque anche il radicamento del PD sul territorio, soprattutto in quelle periferie problematiche che non vedono soluzioni. E va beh..pensava, gli amici del Centro non mi tradiscono e se quei disperati che combattono la puzza del degrado e gli immigrati scelgono i partiti di destra è perché sono dei perdenti in partenza. Ma Salvini non avrà mai Milano, isola felice in Italia. Ma se il PD perdesse altri voti? Se la cerchia che lo vota, si riducesse? Devo proprio decidermi a sporcare le scarpe e andare in quelle zone emarginate. Perché tra due anni si vota e non vorrei che mi rimanesse in mano Prada e poco altro. Il gufo si divertiva, era un privilegiato che abitava con gli onori dovuti sul comignolo del Palazzo, in piazza Scala. No, non si poteva cacciarlo come fosse figlio, che so, del Giambellino o di Lambrate. Era la coscienza dei tempi che suggeriva “Inventa una strategia” perché più il tempo passa e più si risveglia la coscienza dei cittadini. Perché ad oggi ho promesso i Navigli chissà quando, ho fatto bandi annullati dal TAR, ho cercato sponsor, ho aumentato il biglietto ATM, ho promosso il modello Milano a cui pochi credono. Ci vuole un tavolo di programmazione ed è un vero peccato che i migranti e i rom non votino…

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