L’argomento della Nuova Tangentopoli lanciato da Luigi Di Maio per risvegliare l’istinto giustizialista del proprio elettorato non ha funzionato. Così come è miseramente fallita la campagna lanciata dai grandi media, subito fatta propria dal Movimento 5 Stelle, del nuovo fronte antifascista destinato a fermare Matteo Salvini, reincarnazione in quanto sovranista, del fascismo mussoliniano. Infine non hanno avuto alcun effetto (tranne quello di riportare sul Partito Democratico il voto del cattolici progressisti), gli anatemi dei vescovi bergogliani incapaci di comprendere come la croce sia da secoli il simbolo identitario non solo della religione di Cristo ma anche dell’Occidente, dell’Europa e dell’Italia. (Arturo Diaconale)
Ho sentito Nicola Zingaretti dire che siamo tornati al bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra. Giuro. Ma soprattutto vedo dirigenti, militanti ed elettori del Pd che festeggiano senza che abbiano nulla da festeggiare. Lo scorso 4 marzo, alla Camera, il Partito democratico, fermo al 18% e col peggior risultato della sua storia, aveva raccolto 6.134.000preferenze. Oggi, mentre gioisce, ne ha registrate meno: 6.048.000. Questo nonostante la chiamata alle armi, nonostante un segretario in carne e ossa, nonostante il sostegno di Mdp-Articolo uno, nonostante l’appoggio di una personalità influente come Laura Boldrini, nonostante la mobilitazione di scrittori e intellettuali per il voto utile, nonostante l’aver pescato nella società civile (Pietro Bartolo, Roberto Battiston), tra i sindaci “arancioni” (Giuliano Pisapia) e nella magistratura (Franco Roberti). (Alberto Mazzocchi.)
Ma il vero fenomeno politico è stato, chiaramente, la dispersione dell’elettorato del Movimento 5 Stelle, specialmente in favore della Lega. Per quanto il partito tradizionalmente soffra le elezioni non politiche nazionali, è da sottolinearsi come questo voto abbia registrato un flusso d’uscita estremamente ampio diretto verso gli altri partiti.
In particolare, la creazione del governo gialloverde ha innescato un processo che, sapientemente sfruttato da Salvini attraverso l’imposizione continua dell’agenda mediatica e di governo, ha dato l’accesso alla Lega a un enorme bacino di nuovi elettori. (Davide Policastro)
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