Niente da fare per la dotazione del taser ai vigili urbani milanesi. Il Consiglio comunale di Palazzo Marino ha infatti approvato un ordine del giorno del gruppo Milano Progressista che chiedeva alla giunta di non dotare il corpo di polizia locale di Milano di pistole a impulsi elettrici (taser), come previsto nel decreto Sicurezza. Su 27 consiglieri presenti in aula, i voti favorevoli all’approvazione sono stati 22, i 5 stelle si sono astenuti e Lega e Forza Italia hanno votato contro.
Nell’ordine del giorno, che cita anche un’indagine di Amnesty International sull’uso del taser negli Stati Uniti, è riportato “La città di Milano promuove e tutela i diritti fondamentali della persona che verrebbero lesi con l’uso del Taser e con i suoi effetti altamente nocivi e rischiosi per la salute» Nell’indagine l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra un certo numero di morti e l’utilizzo della pistola Taser sarebbe stato accertato.
Si invitano quindi il sindaco e la giunta a non dotare il Corpo di Polizia Locale della città di Milano di pistole a impulsi elettrici, trattandosi di “dispositivi particolarmente pericolosi, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, e lesivi dei diritti fondamentali della persona il cui utilizzo distrarrebbe la Polizia Locale dai compiti che le sono propri e senza l’assolvimento dei quali la vivibilità della città risulterebbe fortemente compromessa”.
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