Edgar Luis Calderon Gonzalez, il cittadino peruviano di trentadue anni ufficialmente disperso da domenica sera, è stato trovato senza di vita. L’uomo era stato spinto nel fiume dopo essere stato aggredito e rapinato all’interno del parco Lambro.
Il cadavere è stato ritrovato verso le 13.40 di ieri pomeriggio, quando alcuni residenti hanno segnalato un corpo nel corso d’acqua in via Caduti di Marcinelle all’altezza dell’azienda Bracco. Non vi sono praticamente più dubbi che si tratti veramente del peruviano, anche gli abiti trovati addosso al cadavere riemerso sono compatibili con quelli che indossava l’uomo al momento della scomparsa.
Sul tragico ritrovamento si è espresso Marco Cagnolati, Consigliere di F.I. al Municipio 3: “Leggo purtroppo con rammarico che il peggio, quello che da anni si andava prospettando vista l’assenza di controlli più volte denunciata con la conseguente creazione di una vera e propria “zona franca” all’interno del Parco Lambro, sarebbe purtroppo accaduto, un omicidio.
Nonostante le moltissime denunce, esposti, richieste di intervento, di istituzione di presidi fissi all’interno del Parco Lambro, effettuate personalmente ed assieme all’amico e Consigliere Comunale Alessandro De Chirico, poco o nulla è stato fatto.
Il Municipio3 – ha continuato Cagnolati- non ha neppure discusso l’ultimo documento che ho presentato e che giace da più di 2 mesi all’ordine del giorno sul tema firmato da tutti i consiglieri di opposizione mentre l’amministrazione centrale, il Sindaco, gli Assessori a cui ho più volte inviato documenti senza ottenere gli interventi richiesti, ora cosa ci diranno?
Quando purtroppo si lascia un’area come questa allo sbando più totale, con controlli inesistenti,era chiaro che prima o poi la catastrofe sarebbe avvenuta.Quello che è accaduto sarebbe stato evitato se si fossero realizzati i controlli più volte richiesti, se l’area fosse stata pattugliata e presidiata, se si fossero impediti questi assembramenti illegali, vere e proprie sagre dell’abusivismo.
La Sicurezza per me è una priorità fondamentale- ha concluso il consigliere- e continuerà ad esserlo, non possiamo fare in modo che si creino zone franche, senza alcun controllo all’interno dei nostri quartieri, concetti forse inarrivabili per alcuni ma molto semplici per altri”.
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