Daspo sì, daspo no sembra il giochino del momento, ideologia contro realtà, miopia contro buon senso. Majorino (ma non se ne doveva andare?) che rettifica Sala e annulla una riflessione pragmatica e risolutiva del Sindaco. “Chi promuove la cultura dei diritti, dell’accoglienza, della convivenza positiva deve sempre essere molto fermo sul rispetto della legalità. E mettere in contrapposizione legalità e diritti porta sempre a cancellare i secondi”. Così l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, in un post su Facebook. E, quindi no al Daspo urbano, peraltro firmato Minniti. Nello specifico costatare la situazione disastrosa degli accampamenti Rom, le conseguenze di estremo degrado di cui sono portatori e la pervicace illegalità operata dai singoli, richiede comunque una soluzione. Ma per Majorino ogni ipotetica proposta di daspo ai Rom diventa un’offesa insanabile ad un’etnia, una emarginazione inconcepibile “”Vedo che c’è un po’ di discussione sul tema del “DASPO”. Applicabile anche per quel che riguarda chi occupa abusivamente delle aree. Detto che la Giunta non farà MAI (ovviamente!) un provvedimento su base etnica (cioè un “DASPO per Rom”) sinceramente trovo assolutamente sensato e ragionevole sperimentare strumenti che permettano di intervenire con decisione (se quelli attuali non lo consentono) nei confronti di chi sviluppa occupazione di aree in serie (siano o meno di origine Rom), creando non poche difficoltà in alcuni quartieri” Le parole di Sala? Oggi sul Corriere Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Comune, ben prima dell’intervento di Majorino osservava alla domanda “Si fida?” «No, ricordo che addirittura il Partito democratico in aula bocciò una mozione in cui chiedevamo di utilizzare il daspo nei confronti dei rom. Il problema è che il Pd in materia di sicurezza arriva sempre in ritardo. Ma ci sarebbe un modo per riconquistare la nostra fiducia..Se il sindaco ha bisogno di un passaggio in Consiglio comunale con relativa approvazione gliela diamo in cinque minuti ma temo che tra le sue fila ci siano molti scettici. Nel frattempo però, come ammette lui stesso, i rom a Milano sono passati da 1500 a 3000. Perché non si fa un giro in via Pusiano (Parco Lambro), via Cascina Merezzate, via Toffetti e intorno al cimitero Maggiore? E comunque da solo il Daspo non basta perché il problema si sposta da una strada all’altra..Bisogna prevedere anche il sequestro dei mezzi che è l’unica sanzione efficace perché si allontanino le carovane. Inoltre ci vogliono più presidi e allontanamenti continui»
La città accogliente per antonomasia, continua ad essere aperta ai rom, con buona pace dei residenti che subiscono degrado, furti ecc.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano