6 km verdi. De Chirico (F.I.) continua la guerra contro chi produce e si muove a Milano per lavoro

Milano

Oggi verrà presentato alla cittadinanza, prima che ai consiglieri comunali, il progetto di realizzare un corridoio verde di 6 km che da corso Venezia arriverà fino a via Padova. Continua quindi la pervicace guerra alle automobili e alla cancellazione di posti auto. La bellezza di 240 alberi piantati nel cemento che rinsecchiranno soffocati dall’asfalto e dall’immondizia che, scommettiamo, verrà gettata a terra dagli incivili. Dalle indiscrezioni apprendiamo che si vogliono allargare ulteriormente i marciapiedi sia di corso Venezia che di corso Buenos Aires. Verranno ristrette le careggiate portando alla conseguente paralisi di una delle principali arterie viabilistiche di Milano. Consiglio di andare in via Monterosa negli orari di punta per vedere cosa succede quando si impongono progetti inutili. Un conto è ripensare piazzale Loreto rendendola più fruibile dai milanesi, ma immaginarsi quei 6 km a una sola corsia per senso di marcia è, nel senso più negativo del termine, da visionari. Chi si farà carico dei costi di pulizia e manutenzione? Non di certo quel 72% di commercianti di Buenos Aires che si sono già dichiarati contrari al progetto. Suggerisco all’assessore Maran di non affiancare il suo collega Granelli nella lotta all’utilizzo dell’auto privata a danno soprattutto di chi produce e si muove con la propria autovettura per lavoro e non come passatempo. Per gli illuminati amministratori di centrosinistra le automobili dovrebbero sparire dal territorio cittadino, ma l’invito che rivolgo a Maran è di dedicarsi all’ossessione del sindaco Sala di riqualificare le periferie.

Alessandro De Chirico
Consigliere comunale
Forza Italia Milano

 

1 thought on “6 km verdi. De Chirico (F.I.) continua la guerra contro chi produce e si muove a Milano per lavoro

  1. Probabilmente la Giunta comunale vuole passare alla storia per aver pedonalizzato una delle più commerciali ed operose citta d’Europa deprimendone e falcidiandone i risultati operativi.
    L’importante è dimostrare di essere “ambientalisti”.
    Poco importa che in città ci siano tantissimi edifici che inquinano che andrebbero ristrutturati.
    Per quest’ultimi mancano i soldi che, però, ci sono per opere tipo targhe commemorative e quanto di più inutile si possa pensare come fare disegni sui marciapiedi per indicarne la pedonabilità.
    Ci sarebbe molto altro ma sarebbe lungo l’elenco

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