Milano Arte Musica – Appuntamenti dedicati a Leonardo da Vinci dal 15 al 17 giugno

Cultura e spettacolo

Sabato 15 giugno ore 18.00 – Sala della Balla Castello Sforzesco

Musica per il bestiario di Leonardo da Vinci

Domenica 16 giugno ore 18.00 – Sala della Balla Castello Sforzesco

Musica nella Milano Leonardesca

L’accesso del pubblico avverrà dallo Scalone del Cortile della Rocchetta

Il festival internazionale di musica Milano Arte Musica anticipa la sua tredicesima edizione con “Sulle note di Leonardo”, appuntamenti dedicati alla celebrazione del 500° anniversario della morte di Leonardo. Entrambi gli eventi musicali vedranno la partecipazione dei giovani studenti dell’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, impegnati nell’esecuzione di programmi che si ispirano al Bestiario di Leonardo da Vinci e al repertorio profano trasmesso dal Codice Basevi 2441.

Il Bestiario di Leonardo, datato attorno al 1494 e conte­nuto nel famoso Codice H conservato presso l’Institut de France di Parigi, si ispira alla lunga tradizione dei Bestiari medievali, libri che raccoglievano una descrizione sintetica di animali reali e fan­tastici unitamente a considerazioni di carattere morale. Il testo leonardesco tratta gli animali nei simboli morali, nelle qualità favolose e magiche, ne considera la mor­fologia, la distribuzione geografica e gli usi in una redazione che sembra una storia naturale. Le fonti riconosciute del Bestiario di Leonardo sono la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio per gli aspetti naturalistici, e le due opere trecente­sche l’Acerba di Cecco d’Ascoli e il Fior di virtù, opera di incerta attribu­zione, che ebbe un’enorme fortuna manoscritta.

Il Bestiario è diviso in capitoletti introdotti da un titolo che talvolta si rife­risce all’animale di cui tratta, talvolta a una virtù o a un vizio che l’animale descritto incarna per indole e carattere. Nel testo leonardesco è possibile riscontrare la vitalità della cultura medievale. È proprio da questa evidenza che è scaturita l’idea di accostare alcuni animali descritti da Leonardo a madrigali o cacce tre­centesche, affollate da un variegato e ricchissimo catalogo di animali che ricalcano gli stessi modelli a cui sembra aver attinto più tardi Leonardo. L’ars nova italiana dalle origini fino ai suoi ultimi esponenti, da Giovanni da Cascia a Johannes Ciconia (fiammingo ma raffinato interprete dello stile italiano), è incredibilmente ricca di repertorio musicale in cui prendono vita animali fantastici (L’aspido sordo), reali (Per larghi prati), simbolici (Aquila altera / Creatura gentil / Uccel di Dio), allegorici (Lucida pecorella), metafore delle debolezze umane come delle umane virtù. Così l’aquila di Leonardo risuona nel madrigale politico Aquila altera / Crea­tura gentil / Uccel di Dio di Jacopo da Bologna, in cui l’immagine dell’a­quila, regina degli uccelli come dice Leonardo, è simbolo di autorità di ascendenza divina. Fitto di intertestualità dantesca (come avviene anche nel madrigale Come la gru di Nicolò del Preposto) per i suoi riferimenti all’Impero, fu scritto forse per la venuta a Milano di Carlo IV di Lussem­burgo nel 1354 o per quella del 1369. Frequenti nei testi più livelli di interpretazione come avviene nelle composizioni in cui, sotto l’apparenza della tematica amorosa/bucolica, si celano messaggi allegorici-allusivi dando origine a un secondo livello di significazione (I’ fu già bianch’ uccel). Non mancano riferimenti araldici come nel madrigale-caccia La fiera testa che d’uman si ciba (Bernabò Visconti) o nel madrigale a tre voci di Johannes Ciconia, Una panthera in compagnia de Marte (Casata di Lucca).

Nella Milano del tempo di Leonardo la musica aveva un ruolo centrale; negli ultimi decenni del ‘400 la corte degli Sforza ospi­tava musicisti del calibro di Josquin Desprez e di Loyset Compère, mentre il maestro di cappella in Duomo era Franchino Gaffurio, uno dei più autorevoli teorici della sua epoca (e probabilmente il soggetto del Ritratto di Musico di Leonardo). Curiosamente, anche il primo viaggio a Milano di Leonardo, inviato da Lorenzo il Magnifico come “ambasciatore” artistico alla corte di Ludovico il Moro, fu direttamente legato alla musica.

Come riporta il manoscritto noto come Anonimo Gaddiano, «[Leonardo] aveva trent’anni che dal detto Magnifico Lorenzo fu mandato al duca di Milano a presentarli insieme con Atalante Migliorotti una lira che unico era in suonare tale strumento». La lira in questione era uno strumento in argento a forma di testa di cavallo, «cosa bizzarra e nuova, acciò ché l’armonia fosse con maggior tuba e più sonora di voce»; era stata costruita dallo stesso Leonardo, e con questa partecipò a una gara musicale a corte «laonde superò tutti i musici, che quivi erano concorsi a sonare».

Nei primi anni del ‘500 la situazione politica degenerò, gli Sforza vennero costretti a lasciare la città, che passò sotto il controllo francese; considerando questo clima, non stupisce che le informa­zioni che abbiamo sul repertorio profano che veniva praticato in città siano relativamente scarse. Di fatto, un solo manoscritto milanese costituito da brani profani risalente all’inizio del ‘500 è giunto fino ai nostri giorni: il codice Basevi 2441 (Firenze, Conservatorio di Musica Luigi Cherubini), precedentemente considerato una produzione di area fiorentina, fu compilato a Milano attorno al 1500, nello stesso scrip­torium che generò i codici di Franchino Gaffurio.

Il programma ruota intorno al repertorio profano tra­smesso da questo codice, nel quale gli autori più rappresentati sono sicuramente Marchetto Cara e Bartolomeo Tromboncino, i due più importanti autori di frottole.

Di Marchetto Cara, musicista della corte dei Gonzaga a Man­tova, sappiamo che fu “prestato” per un breve periodo al duca di Milano, Massimiliano Sforza, rientrato a Milano dopo la paren­tesi francese. In una sua lettera, Cara lamenta il carico di lavoro enorme a cui fu sottoposto, infatti il duca amava svegliarsi tardis­simo, si trascinava per tutto il resto della giornata, cenava a tarda sera e poi voleva ballare tutta la notte!

Troviamo poi due brani dei già citati Loyset Compère e Josquin Desprez, rispettivamente Se non dormi donna ascolta In te Domine speravi; completano il programma diverse danze tratte dal Manoscritto di Castell’Arquato, una delle raccolte italiane più consistenti e varie per quanto riguarda il repertorio tastieristico dell’epoca.

Leonardo è stato testimone della nascita e della fioritura della stampa musicale, invenzione che si deve a Ottaviano Petrucci nei primissimi anni del ‘500: l’ultimo brano in programma, El grillo di Josquin Desprez, proviene appunto da uno degli undici libri di frottole pubblicati da Petrucci stesso.

 

15-16 giugno ingresso libero fino a esaurimento posti

Punti vendita: sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto; in sede presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00; online (con diritto di prevendita): Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

Sala della Balla Castello Sforzesco (ingresso Cortile della Rocchetta) MM Cairoli, tram 1, 2, 3, 4, 12, 14, 16, 19, bus 50, 57, 58, 61, 94

Info Associazione Culturale La Cappella Musicale – via  Bellini 2 – tel e fax 02.76317176 – e-mail mail@lacappellamusicale.com – sito www.milanoartemusica.com

 

MUSICISTI 15 GIUGNO

Daniela Beltraminelli                                 voce, viella

Laia Blasco Lopez                                     voce, flauti, liuto medievale

Caterina Chiarcos                                      voce

Priscila Gama Santana                               arpa

Stefano Maffioletti                                   voce, organo portativo

 

MUSICISTI 16 GIUGNO

Daniela Beltraminelli                                 voce

Margherita Burattini                                  arpa rinascimentale

Caterina Chiarcos                                      voce

Sara Campobasso                                      viola da gamba, traversa

Ariadna Quappe                                        flauto, cornetto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.