LA PROSA
La stagione verrà aperta da una tripletta di debutti nazionali, il primo dei quali è IL GRIGIO di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, protagonista Elio. Un uomo si ritira in campagna per concentrarsi su di sé e i propri problemi, ma la sua solitudine è disturbata da un topo, che soprannominerà “il Grigio”, elemento scatenante dei suoi incubi ma che alla fine lo aiuterà nell’accettazione del suo lato oscuro. Giorgio Gallione ha adattato questo testo che Gaber portò a teatro proprio al Carcano nel 1988, inserendo celebri canzoni del Signor G. e creando un’ambientazione musicale estremamente contemporanea, perfetta per il talento eccentrico ed irriverente di Elio (3 – 13 ottobre).
A seguire, il debutto de LA CAMERA AZZURRA, una storia noir permeata di eros e paura, omertà e tradimento di Georges Simenon. Un uomo e una donna, ex compagni di scuola ed ex amanti fedifraghi, si ritrovano in un’aula di tribunale, accusati di aver assassinato i rispettivi coniugi con modalità diaboliche. Protagonisti Fabio Troiano, attore popolare e sensibile di cinema e tv, e la giovane Irene Fabbri affiancati da Giulia Maulucci e Mattia Fabris. (17 – 27 ottobre).
Il terzo spettacolo è LO ZOO DI VETRO, il testo più autobiografico di Tennessee Williams, un dramma familiare che ha per protagonisti Amanda, madre tenera e morbosa; Laura, figlia malata e introversa; Tom, figlio insoddisfatto e irascibile. Il regista Leonardo Lidi lo affronta come una tappa imprescindibile del suo viaggio attraverso le Famiglie del teatro, esplorando dinamiche misteriose e destabilizzanti. Sul palco un quartetto di attori di grande spessore formato da Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Mariano Pirrello, Anahì Traversi (7 – 17 novembre).
Valter Malosti cura l’adattamento e la regia de IL BERRETTO A SONAGLI di Luigi Pirandello, riservando per sé il ruolo dello scrivano Ciampa. Una versione schietta, dura, non “ripulita” del testo pirandelliano, affidata sia al dialetto che ad un italiano “dialettizzato”, e che impegna gli attori in una partitura piena di ritmo, quasi musicale, gustosa ed autentica. Accanto a Malosti, Roberta Caronia, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli. (28 novembre – 8 dicembre).
LA CENA DELLE BELVE dello scrittore francese di origine armena Vahè Katchà narra una storia drammatica non priva di tocchi ironici che Vincenzo Cerami, autore di traduzione e adattamento, ha ambientato in Italia durante l’occupazione tedesca. Una cena di un gruppo di amici viene turbata dall’arrivo di un comandante della Gestapo che, come atto di rappresaglia per l’uccisione di due ufficiali, decide di prendere due ostaggi: la scelta su chi dovrà seguirlo toccherà agli stessi commensali, che, per salvarsi la pelle, non esiteranno a dare il peggio di sé. L’ottimo cast è composto da Marianella Bargilli, Alessandro D’Ambrosi, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo. La regia associata è di Julien Sibre e Virginia Acqua. (9 – 19 gennaio 2020).
Maurizio de Giovanni, scrittore napoletano con al suo attivo i romanzi da cui le serie del “Commissario Ricciardi” e “I bastardi di Pizzofalcone”, è per la prima volta autore di una commedia, IL SILENZIO GRANDE. Ad interpretare questa storia tra dramma e risate che parla di rapporti familiari, del tempo che scorre, della casa come luogo che fa da sfondo alle nostre vite e ai loro mutamenti, Massimiliano Gallo, uno degli attori italiani più efficaci e completi, affiancato da un’attrice popolare come Stefania Rocca, oltre che da Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini. Uno spettacolo di Alessandro Gassmann. (6 – 16 febbraio 2020).
Nessun testo meglio di ANTIGONE di Sofocle ancora parla con accenti di bruciante modernità, della lotta tra pietas e Ragion di Stato, incarnata dalla tragica vicenda della giovane Antigone, che, in aperta ribellione all’ordine del re di Tebe Creonte di lasciare insepolto il cadavere del fratello Polinice, accusato di tradimento, non esiterà ad immolarsi. L’allestimento diretto da Laura Sicignano, arricchito da musiche dal vivo, si avvale dell’intensa interpretazione di Sebastiano Lo Monaco affiancato dagli attori dello Stabile di Catania Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace. (20 febbraio – 1 marzo).
Ispirato a fatti realmente accaduti, LE VERITÀ DI BAKERSFIELD dello statunitense Stephen Sachs è un dramma comico ambientato in un’America percorsa da forti divari sociali. Maude, cinquantenne disoccupata, cela nella sua caotica roulotte un possibile tesoro, un presunto quadro di Jackson Pollock. La comparsa di Lionel, esperto d’arte a livello mondiale, che si occuperà di fare l’expertise dell’opera, innesca un dialogo irresistibile sul tema del vero e del falso, fino ad un epilogo inaspettato. Sul palco, diretti dalla mano sapiente di Veronica Cruciani, una coppia di attori molto amati e popolari formata da Marina Massironi e Roberto Citran (12 – 22 marzo).
Atteso ed auspicato il grande ritorno al Carcano di Vittorio Sgarbi, che, dopo il successo di Caravaggio, si produrrà in una nuova performance magistrale, questa volta sul genio di RAFFAELLO, di cui nel 2020 ricorreranno le celebrazioni del cinquecentenario della morte. Nella cornice di suggestive scenografie, accompagnato dalle musiche dal vivo di Valentino Corvino, il più celebre critico d’arte guiderà il pubblico in un percorso dotto e accessibile attraverso la vita e le opere di uno dei più grandi artisti d’ogni tempo, la cui influenza è giunta fino ai nostri giorni. (24 – 29 marzo).
L’attore-mattatore Davide Lorenzo Palla si lancia in una nuova avventura abbandonando temporaneamente le opere del Bardo ed affrontando uno dei capolavori di Carlo Goldoni, Gl’Innamorati, per l’occasione ribattezzato semplicemente INNAMORATI. Diretto da Riccardo Mallus, affiancato dagli attori Irene Timpanaro e Alberto Boubakar Malanchino e dal fido musicista Tiziano Cannas Aghedu, Palla svelerà al pubblico una storia d’amore più sfaccettata di quel che sembra, dietro la quale si nascondono tensioni che poco hanno a che fare con l’amore romantico e con la commedia goldoniana. (23 aprile – 3 maggio).
A chiudere la stagione di prosa, MISTERO BUFFO, l’opera che ha reso celebre nel mondo Dario Fo. Interprete e regista Ugo Dighero, che ha scelto due tra i brani più celebri di questo grande patrimonio letterario e teatrale, trasformandoli negli anni in un suo personale cavallo di battaglia. La sua rivisitazione accosta comicità trascinante e contenuti forti senza mai perdere la leggerezza e la poesia propri del teatro di Fo. (7 – 17 maggio).
LA MUSICA A TEATRO
Dedicato alle famiglie e ai ragazzi, oltre che agli appassionati di tutte le età, il progetto musicale BEETHOVEN E I SUOI EREDI consta di tre concerti che si terranno alla domenica alle ore 11.00. Realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione La Società dei Concerti, il ciclo avrà per protagonista Saleem Ashkar, celebre pianista israeliano che vanta collaborazioni con direttori di livello mondiale quali Riccardo Muti, Daniel Baremboim e Riccardo Chailly. In programma l’esecuzione di brani che, partendo da Beethoven come elemento ispiratore, spazieranno da Brahms a Schumann a Schoenberg. (19 gennaio 2020 Beethoven e Brahms, due geni a confronto; 1 marzo Beethoven e Schumann: passione, impeto e poesia; 5 aprile Beethoven filosofo e progressista).
DANZA E NON SOLO
Sei gli appuntamenti della sezione dedicata alla danza e al teatro fisico, primo dei quali LA MIA VITA D’ARTISTA – Storie di ordinaria e straordinaria dislessia. Frutto del lavoro di un gruppo di danzatori e coreografi, lo spettacolo narra il percorso formativo di una danzatrice che, partendo da una preparazione di base classica, arricchisce il repertorio aprendosi allo studio di altre tecniche. Con grande coraggio, Sabrina Brazzo, étoile internazionale e prima ballerina del Teatro alla Scala, mette in scena il proprio percorso di artista dislessica. Al suo fianco Andrea Volpintesta, primo ballerino del Teatro alla Scala, Jas Art Ballet, compagnia da loro fondata e diretta, e numerosi altri interpreti. (25 e 26 novembre).
A seguire, VIVALDIANA di Spellbound Contemporary Ballet, nuova creazione del coreografo Mauro Astolfi su musiche di Antonio Vivaldi. Al centro dello spettacolo, l’idea di rielaborare l’universo vivaldiano attraverso sonorità contemporanee, i cui elementi innovativi e rivoluzionari ben si confanno al musicista controcorrente ed in anticipo sui tempi. Un genio musicale, ma anche un uomo pieno di stranezze che Astolfi tratteggia nei suoi aspetti più istrionici e talvolta folli. (20 – 22 dicembre).
EUREKA di Kataklò Athletic Dance Theatre è lo spettacolo che traghetterà il pubblico nel 2020 in un turbine di dinamismo ed energia. Non tragga in inganno il titolo, quello in scena è un riallestimento speciale ed esclusivo per Milano in occasione del venticinquesimo compleanno della compagnia fondata e diretta da Giulia Staccioli. Punti di forza dello spettacolo gli elementi che da un quarto di secolo sono il marchio di fabbrica dei Kataklò e il segreto del loro successo internazionale: intensità, espressività, suggestione, accuratezza e ricerca di un movimento nuovo comprensibile e apprezzabile da tutti. (30 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020).
Anniversario importante anche per il Balletto di Roma, che festeggia i primi sessant’anni di vita allestendo IO, DON CHISCIOTTE. Fabrizio Monteverde, tra i coreografi più apprezzati ed applauditi d’Italia, mette in scena il capolavoro di Cervantes disegnando un Don Chisciotte che incarna la confusione degli opposti, sempre in bilico tra intenzioni logiche, razionali e azioni assurde, temerarie. Una figura di bizzarro e pazzo cavaliere, elemento disturbante e artefice del caos, la cui lotta contro i mulini a vento diventa metafora di una ricerca di identità. (29 gennaio – 2 febbraio 2020).
SWAN LAKE – Il Lago Dei Cigni è un balletto in stile classico contemporaneo creato dal ballerino e coreografo Giorgio Azzone per Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta e il loro Jas Art Ballet. Sulle musiche di Čajkovskij, la coreografia si sviluppa attorno al tema della violenza di genere dando vita ad uno spettacolo coinvolgente che mantiene l’eleganza delle linee e l’ambientazione magica (17 – 19 aprile).
Prosegue la feconda collaborazione con Conservatorio di Musica “G. Verdi”, con un dittico di balletti che hanno fatto la storia della danza e della musica: APOLLON MUSAGÈTE e PULCINELLA su musiche di Igor Stravinskij con le nuove coreografie di Giorgio Azzone. Protagonisti l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio ed i danzatori Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, sempre affiancati dalla loro giovane compagnia Jas Art Ballet. ( 22 – 24 maggio 2020).
Composto nel 1927, Apollon venne creato come omaggio al Seicento francese. La coreografia di Georges Balanchine e la musica, massima espressione della fase neoclassica di Stravinskij, contribuirono a fare di quest’opera lineare e pura un capolavoro di armonia. Con Pulcinella (1919) Stravinskij, abbandona il principio ispiratore della tradizione russa per avvicinarsi all’elaborazione di forme e materiali del passato, in questo caso dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi. La partitura originale verrà successivamente rielaborata stravolgendo tutte le strutture proprie del concerto barocco. La composizione delle musiche si accompagnò alla collaborazione con Pablo Picasso, amico di Stravinskij, che curò l’allestimento. Per entrambi gli artisti Pulcinella costituì l’opera che dà inizio alle rispettive fasi di ispirazione neoclassica.
LA CULTURA NARRATA
Torna al Carcano Paolo Colombo, professore ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche all’Università Cattolica di Milano, con la sua nuova proposta di history telling dal titolo MURO CONTRO MURO: tre incontri al lunedì alle 20.30 per raccontare i muri, reali o metaforici, che segnano la nostra vita e la nostra storia. Si parte da Olivetti e il primo PC. La grande opportunità perduta, ovvero la parabola dell’avventura pionieristica della Olivetti nel mondo dell’elettronica nell’Italia fra gli anni ’50 e ’60. Contro quel laboratorio di creatività e cultura citato come esempio di imprenditorialità illuminata, nel 1964 si alzerà un muro che metterà fine al sogno. Chi lo ha voluto, e perché? (28 ottobre 2019).
Con l’ausilio di musiche, filmati e immagini, Il crollo della “cortina di ferro”. Ceausescu, la Romania e i mostri della politica racconta la storia della Romania soffocata dalla dittatura del socialismo reale: un racconto del “lato oscuro” della politica fatto di sopraffazione, arbitrio, meschina ricerca del potere, incapacità, arroganza e mistificazione (2 dicembre 2019). Nell’ultimo appuntamento, Muri. Storie di umanità divisa: dalla Muraglia cinese a Banksy ci si interroga su come mai il mondo odierno, che alla fine del Novecento aveva nutrito la speranza di un futuro senza muri, ci restituisca un’immagine divisa, frammentata, segmentata da ogni tipo di muro. Attraverso la narrazione e nella magia dei disegni dell’illustratore Michele Tranquillini si cerca di capire il senso – o l’assurdità – di questi muri, spaziando dal Vallo di Adriano alla Muraglia cinese, dal Muro di Berlino alle pareti dei luoghi sacri di Gerusalemme (10 febbraio 2020).
Qual è il carattere degli italiani? Come si è formato nel tempo l’immaginario del nostro Paese in Italia e all’estero? Questi i temi in cui si articolerà IL CARATTERE DEGLI ITALIANI, le “Lezioni di Storia” di Editori Laterza che tornano al Carcano per raccontare sette protagonisti che hanno contribuito a formare l’idea di Italia. A condurre gli appuntamenti (tutti al lunedì alle 20.30), professori universitari, storici, scrittori e giornalisti di fama. I titoli: Dante Alighieri. Una patria lontana con Chiara Mercuri (11 novembre 2019); Caterina da Siena. Furore e arrendevolezza con Maria Giuseppina Muzzarelli (9 dicembre 2019); Niccolò Machiavelli. Astuzia e fortuna. Con Maurizio Viroli (13 gennaio 2020); Leonardo Da Vinci. Genio e sregolatezza con Antonio Forcellino (24 febbraio 2020); Camillo Benso di Cavour. Il calcolo e l’occasione con Alessandro Barbero (30 marzo 2020); Eleonora Duse. La bellezza come arte con Valeria Palumbo (20 aprile 2020); Giuseppe Verdi. L’Italia come passione con Corrado Augias (27 aprile 2020).
Philippe Daverio farà il suo ritorno con un progetto inedito intitolato I DONN DE MILAN: per quattro lunedì alle 20.30, illustrerà le figure femminili – tra le altre, Giulia Beccaria, Cristina Trivulzio di Belgiosioso, Clara Maffei, Margherita Sarfatti, Anna Kuliscioff – che hanno giocato un ruolo di primaria importanza a Milano nel corso della storia, dal periodo ducale a quello francese, da quello spagnolo all’austriaco all’italiano. I titoli: Carlo Porta e la Contessa (3 febbraio 2020); Il Giovin Signore e la Giovin Signora (9 marzo 2020); I salotti de Milan (6 aprile 2020); Sarfatti, Kuliscioff e il Novecento milanese (11 maggio 2020).
Completano il cartellone gli spettacoli inclusi in DONNE SCATENATE (Punti, appunti e spunti al femminile), EX NOVO – Esplorando un teatro diverso e LE FAVOLE A TEATRO
TEATRO CARCANO – corso Porta Romana, 63 – tel. 02 55181377- 02 55181362 – info@teatrocarcano.com – www.teatrocarcano.com
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.