Gentile Fabrizio De Pasquale,
ma siamo anarchici o liberali? Abbiamo ancora un’identità con valori condivisi o il protagonismo diventa “verità” assoluta? L’implosione di Forza Italia sembra soprattutto paura, egoismo, incapacità di “vedere” con equilibrio gli avvenimenti, carrierismo deluso. Abbiamo conosciuto tempi migliori, razionali, programmatici ed ora la pancia ha la forza e la virulenza di chiedere subito e senza mediazione, risposte complesse. Che facciamo? Diventiamo scissionisti di mestiere come il PD? Cerchiamo vie di fuga forsennate perché la realtà, l’organizzazione interna, il “Padre” non sono graditi? Che miseria, me lo lasci dire, quel Toti che si pone, novello salvatore, a capo di di un branco di illusi per rifondare..che cosa? La prossima candidatura a Presidente della Liguria? Convegni, riunioni, motivazioni ridicole anche a Milano per i 5 consiglieri regionali che, dall’esterno, non si capisce che cosa mettano sul piatto della discussione. Ma questa autorevole compagnia, sa che è stato designato Max Salini commissario regionale e Cristina Rossello per Milano? E allora le attività più o meno segrete dei 5 cospiratori a che cosa servono?
E qui siamo a Milano. Una Milano da incontrare, ascoltare, da incoraggiare, considerato il disastro in cui si muovono le periferie, nonostante ci siano ottimi amministratori in alcuni municipi. Lei risponde in un’intervista «A Milano c’è bisogno del 10% di F.I. e della sua funzione di cerniera. Anzi, questa è l’unica speranza per battere Sala recuperando consensi nella Milano borghese, del ceto medio e delle professioni che non avverte come un’emergenza solo la sicurezza e il degrado, temi con cui ha sfondato la Lega in periferia». E i temi da trattare aggiunge «L’efficienza del Comune: Milano funziona grazie ai privati, il Comune è un freno, tutto ciò che tocca è lento e farraginoso. Ma anche il tema di un ambiente che non sia ideologico come in questi anni, fatto cioè solo di divieti e tasse»
Per una volta il partito compri il Malox se ha il mal di pancia e si affidi a Salini e Rossello.
Lettera firmata
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