Qualche giorno fa un autista della 95 è stato aggredito a pugni da un cileno ubriaco. L’autista aveva tranquillizzato il passeggero visibilmente instabile ma poi, una volta sceso, questi aveva colpito il bus con una bottiglia e poi aggredito a pugni l’autista.
L’ennesimo episodio ai danni di un lavoratore ATM ha rinfocolato le polemiche sulla sicurezza dei mezzi ATM. Alcune tratte del metrò ( in particolare la 2) e tutte le linee che raggiungono capolinea periferici sono, dopo le 21, in balia di soggetti pericolosi: baby gang, ubriachi, molestatori, gruppi di provocatori che cercano la rissa….
Questa realtà è stata molte volte denunciata dai Sindacati e da molti interventi di consiglieri di opposizione. Personalmente avevo ottenuto una commissione con ATM e sindacati per affrontare la questione. I rappresentanti dei lavoratori erano poi stati ricevuti in Prefettura. Ma alla fine, dopo tanti appelli, il Sindaco cosa aveva fatto per difendere lavoratori e utenti dai balordi di turno?
Il Comune aveva annunciato la firma in pompa magna di un protocollo di Intesa fra ATM e Vigili Urbani a fine febbraio. Come al solito però si trattava di annunci e basta. Infatti, se è vero che ATM ha fatto uno sforzo per aumentare il numero delle guardia giurate, la cosiddetta security ATM, che dispone di 130 uomini ( e dovrebbe assumerne altri), il Comune non ha veramente fatto nulla.
Da una parte il Nucleo Tutela Trasporto Pubblico dei Vigili Urbani ha appena 2 ufficiali e 12 componenti. Quindi le cosiddette pattuglie miste tra Vigili e Security sono una chimera: ci sono 4 agenti per turno al giorno per coprire 100 stazioni del metro e 1000 mezzi in circolazione. Dunque è chiaro che stiamo parlando di un’attività di controllo e presidio ridicola che probabilmente interviene solo a chiamata della security, quando le violenze si sono già consumate. Anche sul fronte Forze dell’Ordine non risultano interventi del Sindaco per aumentare il numero di poliziotti in circolazione su metro e tram.
Quindi, caro Sindaco non trascurare la sicurezza dei dipendenti e dei passeggeri. Metti più uomini. ATM costa 760 milioni l’anno, il Comune chiede ancora un aumento del biglietto, non è possibile andare avanti senza misure concrete per rassicurare viaggiatori e dipendenti .
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Emblematico!
Sarebbe come dire che per curare un malato di cancro è sufficiente usare un semplice antinfiammatorio.
NO! La cura può avere effetto solo se mirata.
100 stazioni MM? Vogliamo pensare che durante almeno 18 ore di servizio su 24 ci sia almeno un vigilante in ogni stazione per 4 ore in turni differenziati? Non è la soluzione ma è un primo passo come deterrenza.
1000 veicoli in strada? E’ abnorme pensare che ogni 3 mezzi si possa fare come per le stazioni MM? L’importante è non dare l’impressione di totale abbandono. Sapere di poter incorrere in qualsiasi momento della giornata in un sicuro controllo potrebbe essere il primo passo verso un’educazione per i “passeggeri” non propriamente civili.
E’ tanto difficile?
Perchè concedere un titolo integrativo a 130 guardie che già si occupano di determinate problematiche, magari seguiti in stretto contatto con la Polizia?!?!