Corso Sempione: colte in procinto di rubare, le 2 nomadi evitano il carcere perché incinte

Cronaca

L’indignazione continua, ma anche la convivenza con le tante “trovate” dei rom davvero inesauribili. Fa notizia, naturalmente, che due croate a Milano siano state sorprese mentre si accingevano a rubare in un appartamento, in Corso Sempione. Ma erano incinte e quindi rilasciate. Su quel “quindi” ci sarebbe molto da chiedersi, soprattutto come mai spesso e volentieri vengano scelte donne in condizioni, per così dire, non “punibili”. Coscienti di essere in una botte di ferro, “lavorano” senza preoccupazioni. E’ già successo a Roma e in altre città, con il medesimo risultato di impunità. E come al solito i residenti della palazzina che vedono le due donne, visibilmente in stato interessante, armeggiare per sfondare una porta, chiamano gli agenti. E si rinnova il rito dell’identificazione, scoprendo, ad esempio, che la trentenne all’ottavo mese di gestazione ha un pregresso di reati contro il patrimonio punibili con 22 anni di carcere.

Riassumendo, il loro modo di vivere in tante circostanze, disprezzando o aggirando con arguzia leggi e regole è assimilabile ad una presa in giro. E voglio essere elegante. A questo punto per la quasi totalità pare impossibile un’integrazione, pare impossibile una convivenza con il degrado e la mancanza d’igiene che per loro diventa abituale, pare proprio impossibile convertire la gran parte di loro ad un lavoro che non sia illegale e abusivo.

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