La infinita vicenda della festa degli Ultras dell’Inter ai Giardini Montanelli non ha tregua. Prima il Comune ha concesso i giardini, poi, sull’onda di varie proteste, ha accampato dei fantomatici problemi di ordine pubblico scaricando la patata a Salvini e al Questore. Infine, quando questi hanno detto che i problemi non sussistevano, Sala e Maran hanno spostato la festa del 30 Giugno all’Arena Civica.
Questo balletto mostra la confusione che regna in Comune sui parchi storici. Sia il Regolamento del Verde, sia una chiara visione di tutela del Verde imporrebbero che nei parchi storici non si tengano eventi di massa. Invece le numerose eccezioni fatte dal Comune per il Festival Dell’unità, Wired, sfilate etc, sulla base del lauto gettito di Cosap e di sponsorizzazioni che Palazzo Marino incassa, creano un danno all’equilibrio del Verde, un rischio per il patrimonio artistico e arboreo, ostacoli a chi vuole fruire dei Giardini di Porta Venezia. È arrivato il momento di creare nei 2 grandi Parchi Storici Montanelli e Sempione una gestione autonoma attenta alla tutela e capace di raccogliere donazioni, e non puro sfruttamento commerciale, da parte di milanesi affezionati, di residenti nelle zone limitrofe e di mecenati. E capace di valorizzare il lavoro dei tanti volontari e delle associazioni e delle istituzioni culturali che operano nei Parchi. È arrivato il momento a Milano che i parchi storici vengano affidati alle cure di fondazioni come avviene da tempo a New York per il Central Park.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Il parco Sempione non è il Central Park, e Milano non è New York. Amministrare Milano non è come amministrare New York. Milano è una piccola città in confronto, e non essere in grado di prendersi cura dei suoi cittadini, del verde e dei suoi problemi è solo una questione di totale incapacità.
Quando si tratta di concedere spazi per feste inneggianti la sinistra non esistono problemi burocratici. Tutto si risolve.
Non l’avremmo chiesto ma, se fosse stata una richiesta di FORZA ITALIA?…………
Sicuramente bisognava tutelare il patrimonio milanese da sicuro vandalismo.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE MILANO ALZI LA TESTA E PRETENDA DI ESSERE ALL’ALTEZZA DI UNA CAPITALE EUROPEA QUALE ESSA E’.!!!!!!!!!