CDP: BRUNETTA, “PER EVITARE LA PROCEDURA DI INFRAZIONE, IL GOVERNO PRELEVA IL RISPARMIO POSTALE DEI PENSIONATI, FURTO LEGALIZZATO CONTRO I PICCOLI RISPARMIATORI: SALVINI-DI MAIO HANNO QUALCOSA DA DIRE?”
“Il disastro economico, compiuto da questo Governo di buoni a nulla ma capaci di tutto, era chiaro sin da subito, lo avrebbero dovuto pagare gli italiani di tasca loro. Quello che nessuno si sarebbe mai potuto immaginare, però, è che Lega e Movimento Cinque Stelle, per finanziare la loro fallimentare politica economica assistenzialista, avrebbero addirittura fatto ricorso ad un furto legalizzato senza precedenti, rappresentato dall’imposizione alla Cassa Depositi e Prestiti, della quale il Tesoro è il primo azionista, di deliberare la distribuzione di riserve di utili portati a nuovo per un ammontare complessivo di 959.862.495,68 euro a valere sul residuo utile 2018, per poter utilizzare quel denaro per ripianare il buco di bilancio in poco più di un anno di Governo. Una vergogna che non può passare sotto silenzio.
Vogliamo ricordare che gli utili di Cdp sono costituiti in gran parte dalla remunerazione per gli attivi che la cassa deposita nel Conto di tesoreria, costituito principalmente da risparmio postale, ovvero quello dei piccoli risparmiatori, in particolare anziani e pensionati, che hanno acquistato buoni fruttiferi e libretti, dai quali la cassa ha raccolto circa 258 miliardi. La decisione di ieri rappresenta un precedente assoluto nella storia di Cdp, che è a tutti gli effetti una Spa, con la quale sarà costretta, per volontà del Governo, a distribuire il 100% degli utili, dei quali l’83% (circa 794 milioni) andranno direttamente al Tesoro per ripianare i conti con l’Europa. Le Fondazioni, ovvero gli altri azionisti di Cdp, hanno tentato di alzare le barricate contro questa decisione che rappresenta un vero e proprio prelievo forzoso ai danni dei cittadini meno abbienti, ma nulla hanno potuto fare davanti all’imposizione del socio di maggioranza.
I due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio non hanno nulla da dire a riguardo?
Dove sono i due leader di partito che fino all’altro giorno sbeffeggiavano i burocrati europei, e ora si sono letteralmente calati le braghe davanti a loro, ricorrendo a qualsiasi mezzo per trovare i soldi per evitare la procedura d’infrazione? Siamo passati dallo slogan “non un euro in più all’Europa” al rapinare i risparmi dei pensionati per correre in fretta e furia a dimostrare alla Commissione Europea che l’Italia rispetterà in tutto e per tutto i parametri europei sulla finanza pubblica. Con quale coraggio i due vicepremier andranno a spiegare a chi non ha ricevuto un euro dal reddito di cittadinanza che i suoi risparmi presso la Cdp gli sono stati portati via e non li vedranno più indietro?”.
Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.
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