Basta un temporale a mettere in ginocchio Milano. Interi quartieri sommersi di acqua e le strade come fiumi. La città è andata sott’acqua a causa di violenti temporali nella zona Nord: non solo il solito problema delle esondazioni del Seveso nella zona tra Piazza Istria, Viale Zara e Via Val Maira, ma anche il pessimo funzionamento dei tombini ha lasciato pozze d’acqua fino a meta pomeriggio.
Il tunnel di Via Negrotto chiuso, la M3 chiusa per alcune ore, la giornata rovinata a coloro che abitano a ridosso del Seveso.
Il Piano per evitare le esondazioni del Seveso approvato e finanziato nel 2014 e che doveva essere pronto a fine 2016 é lettera morta. A farlo andare avanti, contro le resistenze dei Comuni dove si dovrebbero costruire vasche e bacini di laminazione, dovrebbero pensarci Granelli e Sala. Figuriamoci !
Ma almeno sui pozzetti e tombini fuori uso la città più ricca e moderna d’Italia qualcosa in più potrebbe far subito.
Sala abbandoni per un attimo le sue ambizioni nazionali e i suoi progetti faraonici di riaprire i Navigli e si applichi a risolvere gli appalti incagliati del piano Seveso e il vergognoso stato di manutenzione di pozzetti e tombini.
Leggendo i giornali stamattina però sembra non sia successo nulla. È tutto ovattato in vista delle Olimpiadi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Occhio che non vede cuore che non duole.
il nostro sindaco, oltre a non avere occhi, è privo anche di cuore infatti, invece di pensare alla salute dei cittadini tutti, si preoccupa dei” quattro “ciclisti per i quali sono previsti 10 milioni a favore delle piste ciclabili.
Ai tempi della Moratti, a seguito delle esondazioni si chiedevano le dimissioni della medesima. Dove sono, ora, coloro che gridavano dimettiti? A partire da Pisapia, che ci ha regalato subito l’aumento del biglietto ATM portandolo a euro 1,50, le esondazioni si sono susseguite con tale regolarità da poterle persino prevedere. EPPURE……….Forse i cittadini delle zone allagate sono contenti che l’acqua è di sinistra? Non fa DANNI? SVEGLIAMOCI, MILANO E’ UNA CITTA’ MONDIALE E NON POSSIAMO PRESENTARLA IN QUESTE CONDIZIONI E CHIEDERE LE OLIMPIADI.
LA VERA PREVENZIONE…
Orgoglioso che la mia Città Brescia pulisce, FA VERA PREVENZIONE… fa manutenzione costante ad Pozzetti e Tombini e soprattutto la pulitura di deposito materiale che scende dalle strade, viene pulito bene il percorso sotterraneo tra tombino e tombino… E questo anche con sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che comportano fenomeni meteorologici estremi caratterizzati da piogge intense concentrate in periodi di tempo sempre più brevi, la gestione irrazionale del territorio porta a conseguenze disastrose. Non tutti sanno che i danni sia materiali che alle persone sono sempre tutti risarcibili o dal Comune o dalla Regione, a seconda dei casi…
Gli Amministratori Condominiali… devono assolutamente prestare attenzione non solo alle fogne, ma anche pozzetti e grondaie mantenerli puliti e fluidi. Questo vale anche per le abitazioni private no!
E manca una cultura della prevenzione che guidi lo sviluppo delle città e delle campagne tenendo conto delle mappe di rischio sismico, idrogeologico e meteorologico». Ma cosa possiamo fare per prevenire i disastri naturali? E perché, anche quando la tecnologia ce lo consente, non riusciamo a evitare la catastrofe?
Celso Vassalini – Volontario AIFOS Protezione Civile