Il Circolo delle Imprese da sempre mette al centro chi rischia, l’imprenditore, ed è con questo focus che si è svolta l’attività di questi anni. Dopo un percorso intenso di attività che ha saputo coniugare esperienze di buona imprenditoria e sana politica, con il coinvolgimento dell’ On. Massimiliano Salini – riconfermato al Parlamento Europeo – nell’attività di scoperta e sostegno alle realtà produttive, si è arrivati a fare il punto su Milano. L’ appuntamento è l’11 luglio per la cena “Milano chiama Europa: le sfide che ci aspettano”, intanto un focus con il Presidente del Circolo delle Imprese, Alessandro Fiorentino.
Qual è la centralità del percorso del Circolo delle Imprese a Milano? Quali spunti di azione sono emersi da un territorio così nevralgico per l’economia italiana?
La centralità del lavoro del Circolo nasce da un senso di concretezza, il Circolo ha voluto essere fin da subito una realtà concreta e non una realtà sulla carta. Ciò che ci contraddistingue è l’azione, cioè creare dei momenti che siano veramente utili all’imprenditore, che possono essere di network e di confronto con altre realtà, sia di rapporto con la sana politica.
L’ appuntamento dell’ 11 luglio si inserisce in un contesto di iniziative iniziato a partire da una cena organizzata a Milano lo scorso ottobre “ Milano is the new black”, si è fatto un percorso e si torna a Milano perchè rappresenta il cuore pulsante per l’economia. Ci si trova a fare un punto con l’ On. Massimiliano Salini, membro della commissione industria del Parlamento Europeo, sui prossimi 5 anni di attività, un confronto vivo con la politica per dettare i punti di un’attività che si dovrà svolgere e di come potrà essere possibile valorizzare le realtà produttive milanesi.
Gli spunti sono stati molteplici. Prima di tutto è stata e continua ad essere un’esperienza che arricchisce chi la fa, nel senso che facendola si rimane attaccati con i piedi per terra. Personalmente ho potuto imparare molte cose, prima di tutto è stata utile a me e alle persone che mi sono state vicine e continuano ad essere con me in questo tipo di attività. Secondariamente è stata utilissima perchè la Lombardia e il territorio del Nord Ovest, con la ricchezza di realtà veramente molto diverse tra loro, ha dato la possibilità di conoscere pezzi di realtà che fino ad allora era inesplorata per molti. Scoprire nuove realtà ci ha stimolato e ha suggerito idee e possibilità di azioni mirate.
Nei quattro anni di attività del Circolo è emersa, come best practice, quella di visitare e conoscere dal vivo le realtà produttive del territorio, prevalentemente lombardo, con spirito itinerante e da cui ne è derivato, in chiave mediatica, l’hastag #quiperascoltare. Cosa ha significato questo lavoro capillare sul territorio?
Il significato di questo tipo di lavoro è sotto gli occhi di tutti, sono stati quattro anni intensi di attività del Circolo, di lavoro fatto di vari momenti della vita associativa, momenti di aggregazione di vario tipo, fino a quelli più interessanti che sono le visite in azienda con aperitivi di network che mettono in contatto realtà diverse tra loro. Dal dialogo tra queste realtà nascono degli spunti interessanti. La ricchezza della vita del Circolo si percepisce partecipando a questi momenti e quello che ci ha contraddistinto in modo particolare è che quando un imprenditore partecipa alle nostre iniziative respira un’aria diversa, è una realtà associativa molto viva che non si fonda su quote associative ma sulla reale partecipazione. I momenti sono sempre numerosi durante l’anno per dare la possibilità a chi vuole vivere la realtà del Circolo, di avere tanti spunti, tanti momenti per poter prendere parte alla vita dell’associazione.
Con l’ On. Massimiliano Salini avete pensato di aprire un confronto schietto sui temi economici che maggiormente stanno a cuore agli imprenditori, il futuro della piccola e media impresa italiana, il tema dei dazi e il ruolo centrale dell’ Europa per la crescita economica. Per la sua esperienza come Presidente del Circolo delle Imprese, cosa è riuscito a percepire dal vostro rapporto privilegiato con le imprese sul territorio? Cosa si ritiene sia stato raggiunto e su cosa ci si deve ancora focalizzare?
Il rapporto con l’On. Salini è un rapporto privilegiato, per molti di noi di amicizia. Innanzitutto a lui va un ringraziamento per la sua presenza, perchè per alcuni di noi questa amicizia ha rappresentato un’opportunità di crescita, un rapporto costante con una persona con caratteristiche e spunti stimolanti per l’esperienza di ognuno. La sua presenza ha portato nella vita del Circolo una possibilità di confronto costante e ritengo che anche per l’ Onorevole il Circolo sia stato un momento privilegiato per incontrare tante realtà dove cogliere spunti e avere un contatto diretto e costante con i vari territori. Gli obiettivi raggiunti sono quelli noti, Massimiliano Salini è stata la persona tra le più presenti all’interno del Parlamento Europeo durante il suo mandato e tra quelle più attive nei confronti delle realtà produttive del nostro territorio. Questo ci dà orgoglio perchè siamo certi che il rapporto con lui sia un rapporto orientato sulla strada giusta.
Gli obiettivi da raggiungere sono tanti ancora, le cose da focalizzare sono molteplici così come ampio è lo scenario delle varie esigenze, però, senza focalizzarci su aspetti peculiari di vari settori, la cosa su cui è necessario concentrarsi è mettere a fuoco che l’ Italia può ripartire dallo spirito dell’imprenditore, cioè dalla mossa che muove l’imprenditore ogni giorno quando si sveglia e affronta il lavoro nella propria azienda. In un contesto di lamentela diffuso, c’è un mondo che produce che non si conosce in modo adeguato e che il Circolo ha voluto scoprire andando a trovare le aziende. C’è chi si lamenta e basta e c’è chi agisce, c’è chi va a scoprire la parte sana del Paese che è costituita da quel tessuto imprenditoriale che ogni giorno sfida tutte le difficoltà, anche burocratiche di uno Stato che non favorisce questo tipo di azione e secondo me è necessario focalizzarsi su questa modalità, su questo metodo dell’ imprenditore, che affronta tutte le fatiche, qualunque essa sia, la supera, la vince, ed è questo lo spirito e l’entusiasmo di cui abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento storico.
Micol Mulé
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