Il caso della 27enne IzaKavtaradze, la giovane cantante lirica georgiana morta a causa di un’overdose di eroina, dopo quasi tre mesi è arrivata a una svolta. La giovane lo scorso 30 marzo fu trovata senza vita in zona Stazione Centrale, nella stanza di un hotel di via Mauro Macchi. Il 17 giugno la Polizia ha fermato un 37enne della Sierra Leone con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. L’uomo, che ha ammesso di aver frequentato per un periodo la ragazza, è stato denunciato anche per il reato di “morte come conseguenza di altro delitto”.
Secondo gli inquirenti infatti, sarebbe stato proprio lui a passare alla cantante georgiana la droga che ne causò la morte, come risulterebbe anche da specifiche analisi dei tabulati telefonici della vittima nei quali si trovano numerose telefonate e messaggi indirizzati al 37enne. Con una serie di pedinamenti poi i poliziotti hanno scoperto che l’africano era solito tagliare l’eroina che spacciava ai clienti con sostanze chimiche molto pericolose. La polizia ipotizza quindi che il pessimo taglio della droga possa aver causato la morte di IzaKavtaradze.
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