Che la stazione FS di Rogoredo sia ormai da tempo frequentata da tossicodipendenti purtroppo non è una novità. Ma che questo possa creare grossi problemi a persone disabili ancora non si era sentito.
Il fatto riferito da MilanoToday, coinvolge un’anziana signora di 84 anni, con notevoli problemi a deambulare, che è stata costretta a fare le scale a piedi perché l’ascensore risultava bloccato, come si è saputo in seguito, da un drogato.
E’ stato il figlio della signora a raccontare l’episodio che risale a sabato pomeriggio, quando l’uomo aveva chiesto assistenza al personale di Italo per aiutare la madre negli spostamenti durante il viaggio da Milano a Napoli. L’anziana soffre di diverse malattie, cardiopatia, Parkinson, equilibrio precario e in stazione a Rogoredo un addetto le aveva portato una poltroncina a rotelle per accompagnarla al treno, per raggiungere il quale avrebbe dovuto prendere due ascensori. Appena arrivati al primo ascensore però si erano accorti che non funzionava, anche se, a dire di due addetti, poco prima andava regolarmente.
Neppure due agenti interpellati dal figlio avevano potuto risolvere il problema. Perciò le alternative restavano due: chiamare un taxi (a pagamento) per raggiungere il binario dalla parte opposta, oppure far scendere alla madre una ripida e pericolosa scalinata, ipotesi entrambe rifiutate dall’uomo. Visto però che l’orario della partenza incombeva, l’84enne, molto preoccupata di perderlo, aveva deciso di provare a scendere a piedi le scale. Cosa che, con fatica, le era riuscita e alla fine della scalinata ad attenderla vi era ancora la sedia a rotelle, che l’aveva accompagnata al secondo ascensore…combinazione anch’esso fuori uso! Il treno, ormai in partenza, intanto era stato bloccato per aspettare l’anziana signora che, volente o nolente, era stata costretta a salire con le proprie gambe la ripida scalinata ed era finalmente riuscita a partire.
All’interno del secondo ascensore, come ha poi spiegato un operatore, vi era un tossicodipendente che lo aveva bloccato. Ora, non si può fare a meno di pensare che, se al posto dell’84enne ci fosse stato qualcuno totalmente disabile, avrebbe sicuramente perso il treno, non potendolo in nessun modo raggiungere.
Una dipendente di Italo avrebbe raccontato che questi fatti succedono, infatti ogni tanto “l’ascensore non è disponibile”. Solo nel secondo o forse anche nel primo ascensore, improvvisamente fuori servizio, si era rifugiato un tossico? Purtroppo tra i fantasmi senza sogni e senza futuro che si aggirano nel quartiere di Rogoredo succede anche questo.
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