Tornano le Voloire? Un progetto di ammodernamento delle caserme Santa Barbara e Annibaldi fa sperare

Milano

Un comitato spontaneo istituito ad hoc, parole e ancora parole erano state spese dal Centrodestra in difesa di un’istituzione di Milano, la caserma Santa Barbara  a cui si affianca nel progetto la ristrutturazione della caserma Annibaldi. Torna lo storico Reggimento di artiglieria a cavallo, un’istituzione in città per 130 anni, rimasto alla caserma di piazzale Perrucchetti fino all’8 settembre 2016? I milanesi sono spinti a sperare perché le caserme Santa Barbara e Annibaldi, entrambe nella zona di Baggio, entrano a far parte delle 26 strutture nazionali del progetto “Caserme Verdi”, il piano dello Stato Maggiore della Difesa che ha l’obiettivo rinnovare in venti anni e con un investimento complessivo di un miliardo e mezzo di euro il patrimonio immobiliare dell’Esercito, realizzando basi militari di nuova generazione, ecologiche e che siano sempre più aperte ai cittadini e ai territori attraverso la progettazione di spazi, come asili e strutture sportive, disponibili per il pubblico. Il progetto è stato presentato dalle autorità interessateNel corso dell’intervento, il Generale Farina, riferisce l’agenzia MIANEWS,  ha evidenziato l’assoluta importanza di ammodernamento del parco infrastrutturale della Forza Armata, necessario per la sicurezza e il benessere del personale, prevedendo la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, ispirate a nuovi standard e realizzate secondo criteri che garantiscano un basso impatto ambientale, il contenimento del consumo energetico, ridotti costi di manutenzione. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha poi aggiunto che “per la realizzazione di questo piano, che ha già preso il via e avrà un respiro ventennale, sono state individuate, al momento, 26 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale, su cui replicare il progetto standardizzato di una grande infrastruttura ‘Caserma Verde’.” Sarà interessata una superficie di circa 30 ettari”comprensive di aree addestrative, poli alloggiativi per le famiglie nonché di impianti sportivi, asili nido e spazi per il tempo libero, aumentando inoltre l’integrazione sociale attraverso l’apertura di queste strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini vicine. E a proposito delle Voloire«Hanno dato un fondamentale contributo al sistema di sicurezza che ha gestito egregiamente l’Expo», incalza il generale Camillo De Milato, comandante del reggimento tra `98 e `99, presidente emerito dell’Associazione nazionale delle Voloire a Il Giorno. «Ricordiamo al ministro Trenta — continua il colonnello Piero Sandoli — le benemerenze acquisite dalle Voloire in occasione di Expo. Una presenza anche parziale del reggimento garantirebbe la tempestiva ed economica resa degli onori militari ai capi di Stato e la rappresentanza a premiazioni e manifestazioni»

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