“In queste ore stiamo assistendo a un vergognoso dietrofront sul tema dell’autonomia. Per mere questioni di strategia politica il Movimento 5Stelle ha deciso di affossare un tema sul quale si sono espressi favorevolmente milioni di cittadini e 12 regioni, che in forme diverse hanno avviato le trattative. Curioso che il partito della democrazia diretta voglia fare carta straccia dell’esito di un referendum popolare, al quale hanno partecipato oltre 5 milioni di cittadini tra Lombardia e Veneto” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “Dopo l’ennesimo buco nell’acqua del governo – prosegue l’azzurro -, gli amici della Lega decidano cosa vogliono fare da grandi: continueranno a sostenere questo governo anomalo o si decideranno a voltare pagina tornando nell’alveo di un centrodestra liberale, favorevole all’autonomia differenziata, alle grandi opere e al sostegno alle imprese? Delle decisioni che prenderanno da qui in avanti dovranno rendere conto molto presto agli elettori. Gli esiti fallimentari di questa trattativa – continua – ci mostrano tutta l’inconsistenza della componente lombarda dei Cinque Stelle, la cui linea è stata sconfessata dai loro colleghi del governo senza colpo ferire. I cittadini – conclude Comazzi – sono stanchi di essere presi in giro: se questo governo non intende portare avanti la riforma, lo dica chiaramente”.
Ruo Giuseppe
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Gli “amici pentastellati” non conoscono il verbo produrre come non lo conoscono bene in meridione. Non a caso hanno inventato il reddito di cittadinanza. Concedere l’autonomia significa lavorare per il meglio e il sud non brilla in questo campo. Logico pensare che rimandare significa allontanare lo spettro dell’incompetenza. È necessario dare il ben servito a questo sgoverno che ci propina solo controsensi e litigi.