Ma quanto vale un sentimento? A quanto pare è stato quantificato in 2000 euro da due truffatori che hanno promesso a un egiziano una moglie comprata, quasi fosse una statuina più o meno bella, più o meno disponibile. E l’egiziano ha comprato, con 2000 euro, con convinzione, la schiavitù di una donna, sicuramente non l’amore, la condivisione. La cronaca annota che nel giorno e nel luogo deciso, in via Farini 19, ovviamente la donna non c’è, il 22enne si scaglia con una violenza inaudita, ma i due egiziani truffatori riescono a far perdere le tracce.
Se una promessa in sfregio alla dignità della donna viene portata avanti è sinonimo di una forma di pensiero incivile, di un’usanza che fa rabbrividire. E vorremmo che le conquiste di parità e di rispetto venissero assimilate per il solo fatto che questi individui sono sbarcati a Milano? E le femministe che hanno invocato il loro arrivo, abbandonandoli poi al loro destino, non scendono in piazza contro un atteggiamento inqualificabile degli amici migranti?