Rimpasto di Assessori ma la solfa non cambia: siamo sempre in mano a una amministrazione di sinistra tanto protetta dalla stampa quanto disastrosa nelle poche cose che fa.
La partenza di Majorino per l’Europa é un indubbio sollievo per Milano. La sua sostituzione con Rabajotti ai Servizi Sociali mette fine a 8 anni di politiche “talebane” orientate sempre verso i migranti. Gabriele Rabajotti aveva già la delega alle case popolari e potrà comprendere che la priorità oggi è assistere i tanti anziani soli e spaventati delle periferie.
Sicuro invece il peggioramento con l’accorpamento delle deleghe alla mobilità e ai Lavori Pubblici sotto Granelli. Mettere Granelli ai Lavori Pubblici significa estendere il modello “tartaruga” con cui oggi procedono M4 e cantieri stradali a tutti le opere di Milano.
Meglio per il centrodestra che Sala non abbia valorizzato i suoi consiglieri che sono gli unici a conoscere veramente i problemi della città. Sala si è tenuto la misteriosa delega alla ” transizione ambientale”.
Un concetto così astratto che sappiamo già cosa partorìrà: chiacchiere, appelli al pianeta, progetti utili solo per chi li deve scrivere tipo la “riapertura dei Navigli”.
Insomma quelle idee di gran moda ma inconsistenti come l’aria fritta, quei tormentoni da salotto di cui tutti parlano senza conoscerne il significato, volgarmente dette supercazzole, che piacciono ai tanti “gretini” che popolano la sinistra.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Sembra di vedere lo stesso film. Fare finta di cambiare affinché tutto rimanga nel fumoso. Sala mantiene la transizione ambientale? Cos’è? Sicuramente uno strumento per tenere occupata un mente vuota. Milano ha bisogno di una guida che miri all’espansione economica e sociale. Invece abbiamo un governo cittadino che si occupa di targhette, allargamento di marciapiedi, restringimenti di carreggiate e sogna di riaprire i navigli con lo scopo di mortificare la città. VALE LA PENA?