L’Italia si trova completamente isolata politicamente ed economicamente, con due enormi problemi da risolvere: debito pubblico insostenibile e crescita zero. In questa situazione e considerate le regole europee da rispettare, il Governo italiano ha completamente sbagliato politica economica, destinando le poche risorse a disposizione non al taglio delle tasse o agli investimenti produttivi ma all’assistenzialismo nudo e crudo, che ha preso forma nelle due misure bandiera della quota 100 e del reddito di cittadinanza. Misure che non solo non hanno prodotto un euro in più di crescita, ma hanno addirittura mandato l’economia in recessione nel giro di pochi mesi.
Una recessione dalla quale si dovrebbe uscire con delle manovre economiche anti-cicliche, ovvero di taglio delle tasse e aumento della spesa pubblica per investimenti produttivi, mentre, per riparare agli errori fatti, l’Esecutivo Conte è stato costretto dall’Europa a fare l’esatto opposto: misure pro-cicliche, che hanno preso la forma di draconiani inasprimenti fiscali e taglio degli investimenti, come avvenuto nell’ultima manovra correttiva appena varata e come avverrà di nuovo con la prossima legge di Bilancio, dove le tasse dovranno aumentare, o tramite l’aumento previsto dell’Iva o tramite un maxi taglio delle tax expenditures, e le spese diminuire.
Dando un’occhiata al rapporto tra variazione del deficit in rapporto al Pil, un rapporto che misura la cosiddetta “stance” di politica fiscale del Governo, vediamo che questo assume valori negativi sia per la manovra correttiva di giugno che per la prossima manovra di ottobre. Un chiaro segnale che il Tesoro sta stringendo la cinghia e spremendo gli italiani a suon di tasse e tagli di spesa per investimenti post facebook
E al Giornale dichiara “La vera urgenza di Forza Italia è il programma, non certo le primarie”
Le grandi energie politiche e culturali presenti in Forza Italia dovrebbero essere concentrate a dare risposte ad un Paese squassato da 11 anni di crisi economica che sta logorando famiglie e istituzioni. Il rischio è che distrugge la democrazia.
On. Renato Brunetta (F.I.)
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