Dove doveva sbarcare Core, il club più esclusivo di News York se non a Milano? E nella città mangia tutto si insedia il salotto più radical chic che esista, per la gioia dei tanti che appartengono all’élite. Un altro primato che separa ed erge un muro invalicabile tra privilegiati e gente comune. Core il club super esclusivo si sdoppia e nella primavera del 2020, apre per la prima volta una seconda sede e lo fa a Milano.
Un tavolo immaginario per super ricchi, super potenti che incontrano artisti di valore internazionale e che, secondo le intenzioni delle due fondatrici, possono sviluppare idee innovatrici, dalla contaminazione dei settori. Ma la ricchezza, il potere sono doti essenziali per farsi accettare come soci. Immagino che Sala troverà il suo ambiente più confacente, il luogo per i suoi film più spericolati, gli incontri più stimolanti. E non sarà difficile elencare un gran numero di soci: oltre il 50% dei super ricchi in Italia vive a Milano. A renderlo noto è l’INPS nel suo Rapporto Annuale. Secondo l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, vive nel capoluogo lombardo il 54% del top 0,01%, ossia quei “top earners” – come li definisce l’INPS – che guadagnano più di 533 mila euro l’anno. Oltre al 54% dei super ricchi, nella provincia di Milano vive anche il 42% del top 0,1%, ossia quei ricchi che guadagnano annualmente la cifra di oltre 217 muia euro. Le donne sono in netta minoranza e la parità di proporzioni per ora è un’utopia.
Il primato della ricchezza prima o poi sarà materia di analisi politica. Ora è costatazione di disuguaglianza sociale aberrante.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano