Prove generali di Governo tecnico

Milano Solidale

Von der Leyen commissaria Europea grazie ai voti dei Grillini. Chi avrebbe mai potuto, solo fino a ieri, pronosticare un risultato del genere? Non è una cosa da poco, ve l’assicuro. Lei è l’incarnazione del rigore Merkeliano. Corretto con quella punta di insopportabile retorica socialista, imposta per uccidere il centrodestra Europeo. Ma soprattutto è figlia di 70 di storia Tedesca, per cui tutto è ammesso, salvo le estreme. Con lei non ci saranno i Verdi, nonostante la battaglia ambientalista. Non ci sarà la sinistra. Mancheranno anche i sovranisti. Ma i 14 grillini saranno presenti. Decisivi addirittura. Già, perché manco la maggioranza storica di Socialisti, liberal (non chiamateli, per pietà, liberali. Non lo sono) e Popolari non si è materializzata. Ci voleva l’aiuto esterno.

E così il Governo si spacca in Europa. Con alcune interessanti circostanze. Prima di tutto Visegrad compatto ha sostenuto la von der Leyen. In funzione anti Russa. Anche Conte l’ha sostenuta, come governo. Senza che Salvini trovasse alcunché da ridire. Giusto qualche giorno prima che dal Metropol uscissero le registrazioni. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.

Ieri, comunque, la Lega non ha votato la candidata, nonostante avesse ventilato l’ipotesi. E così abbiamo PD e 5 stelle che sostengono assieme una commissaria che vuole più rigore. No, non ha detto di volerlo. Ci si basa sulla sua storia, naturalmente. Però è proprio il profilo che un governo tecnico dovrebbe avere, secondo la nouvelle vague tecnocratica. Non più rigore di bilancio e basta. Rigore coniugato con balle verdi e tocchi rossi, tipo il salario minimo.

Tutto questo per darci uno scorcio di futuro, in caso di caduta del governo immediatamente dopo la finanziaria. Un governo tecnico di scopo: salario minimo, rivoluzione verde, finanziati dalla BCE in cambio di cancellazione di flat tax e patrimoniale. Per essere certi che l’economia manifatturiera Italiana muoia per davvero, si desertifichino le piccole imprese.

Senza patrimonio immobiliare. o con un costo esagerato per mantenerlo, verrebbero meno infatti le condizioni per l’accesso al credito. Normalizzando quindi l’eccezionalità Italiana. Che non sono né il mare, né la pizza o i monumenti. Ma l’esercito di piccoli imprenditori che questo mese sta dando il sangue per mantenere il resto della nazione.

In sostanza, tutto il grandioso piano Leghista è crollato come un castello di carte. L’ultimo atto sarà quello in cui Salvini si accorgerà che il suo 40% sarà del tutto inutile perché non lo faranno votare per altri tre anni. Grande Capitano, in attesa dei bacioni, che mangiamo stamattina alla faccia dei rosiconiiii?

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