“Contrariamente a quanto scritto da Beppe Sala ai Milanesi, i 20 milioni in più che il Comune incasserà nel 2019 per l’aumento del biglietto non saranno impegnati per investimenti nel Trasporto Pubblico. A fronte di nuove entrate aggiuntive per 20 milioni non figurano infatti voci in uscita per nuovi investimenti in mobilità nell’assestamento di Bilancio 2019. Piuttosto il Comune spenderà 48 milioni per comprare nuovi uffici essendo tramontato anche l’idea di un federal building su aree di sua proprietà”. Lo dichiara a mianews il capogruppo di Forza Italia in Comune, Fabrizio De Pasquale, in merito all’assestamento di bilancio presentato oggi in commissione a palazzo Marino
E chi sperava in un potenziamento, in una revisione radicale che mettesse fine ai problemi di sicurezza, di rumore, di inspiegabili disguidi dei mezzi di trasporto, deve a priori prefigurare che Sala non vuol considerare le reali difficoltà dei milanesi. E così i binari sono da sostituire, ma…i muri adiacenti a certi tratti della metropolitana o in superficie al passaggio di un bus tremano, ma..per i disabili usare il tram è un dramma, ma…alla prima pioggia le rotaie navigano nelle pozzanghere, ma…al cittadino la deduzione. Un lettore scrive una lettera illuminante al Corriere “. Non metto in dubbio che siano stati fatti degli interventi per tentare di migliorare le vibrazioni che da mesi hanno interessato il civico 3 di via Guido D’Arezzo e che siano stati messi dei sensori che misurano le vibrazioni ad ogni passaggio dei treni, ma la realtà quotidiana è un’altra e cioè che niente è cambiato e noi siamo in una situazione critica: qui non bisogna migliorare le vibrazioni, si devono proprio eliminare del tutto! In tutte le stanze dei miei uffici ad ogni passaggio treno sentiamo vibrare i pavimenti, le vibrazioni disturbano e preoccupano sia me sia i miei collaboratori.” Ovviamente la lettera è molto dettagliata: interessa alla Giunta?
48 milioni per nuovi uffici per nuovi dipendenti o per svuotare i vecchi attualmente in uso? in ogni caso sono soldi che potrebbe dedicare per sistemare le case per gli aventi diritto e di quelli che, pur pagando, vivono in case disastrate in ambienti degradati.