Via Bolla, quartiere Gallaratese, a 2 passi dal quartiere Expo. Qui ci sono 3 palazzine ai civici 38, 40 e 42 dove lo Stato e le istituzioni non esistono.
Famiglie rom si sono impossessate di una quarantina di alloggi abusivamente, approfittando di anziani scomparsi o andati all’ospedale. Altre case sono abitate da malavitosi italiani che probabilmente gestiscono le occupazioni. Le scale e le cantine sono oltre ogni immaginabile degrado, con l’aria irrespirabile. Agli ultimi piani resistono degli italiani eroici, molto anziani, che devono sottostare a ogni sopruso e richiesta di mancia.
Non ricordo più quanti sopralluoghi ho fatto, quanti articoli e servizi Tv ho sollecitato e quante lettere ho scritto a Sindaco, Questore e Prefetto a partire dal 2013. Non è successo nulla, il degrado è aumentato, auto bruciate nei garage e nei parcheggi, mobili ed effetti personali dei vecchi titolari scaraventati fuori, attacchi abusivi alla luce, incursioni anche nei garage di palazzine comunali appena costruite lì vicino. Qualche annuncio di Sindaco, Regione e Aler, che aveva espresso anche il ragionevole proposito di buttare giu le palazzine e ricostruirle. Solo parole, nessuno sgombero, senza il quale è perfettamente inutile pulire e sistemare le parti comuni che vengono vandalizzate il giorno dopo.
Quella che però dovrebbe essere la base della rinascita del quartiere, cioè il ripristino della legalità, manca sempre. Le prime volte che i rom sfondarono gli appartamenti erano stati i centri sociali a fare barriera contro le forze dell’ordine. Poi il tran tran di occupazioni è proseguito senza ostacoli, e probabilmente le Forze dell’ordine non intervengono perché dovrebbero organizzare un blitz con centinaia di uomini. Manca la volontà politica di farlo, non si può dire che non sia una priorità. Il Comune risponde come un disco rotto dicendo che gli alloggi sono di ALER, come se la sicurezza fosse affare di amministratori di condominio o se i residenti che vivono lì fossero milanesi di serie B.
Sarebbe il caso che tutti coloro che parlano astrattamente della grandezza di Milano, andassero a fare un giro in questa Scampia milanese. E che chi governa ai vari livelli dimostrasse di avere senso dello Stato e quel coraggio che non manca agli ottantenni che ogni giorno attraversano le scale e i cortili di Via Bolla.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Tutto questo è stato fatto prima del nuovo governo dobbiamo dire grazie al sindaco di merda che abbiamo e agli assessori comunali rozza e maialino salvini ha mandato una lettera ha tutti i sindaci che vuole un censimento di tutti rom il sindaco del cazzo di Milano ha risposto picche allora di chi è la colpa se fosse x me li non posso scrivere certe parole ma lo farei
Giovedì 18 luglio ho partecipato all’assemblea pubblica svoltasi in via Carriera avente per oggetto la rigenerazione del quartiere Lorenteggio. Dopo la presentazione del progetto i presenti, ed erano molti, ha fatto molte domande e dichiarato perplessità pur considerandolo positivamente. Le risposte a volte lacunose non hanno entusiasmato la platea e, alle richieste di più sicurezza, più manutenzione agli ascensori delle case adiacenti al nuovo progetto, non hanno risposto lasciando i presenti molto perplessi.
Personalmente, alla fine della riunione, ho lamentato la mancanza di attenzione che è stata dimostrata dai relatori e, soprattutto, dall’assessore Bolognini.
La sicurezza la si enuncia ma non la si esercita e questo è un male. Gli anziani che restano bloccati in casa a causa degli ascensori rotti devono essere rassicurati con pronti interventi e non dimenticati per settimane.
Quello che succede al quartiere Gallaratese, e in altre parti della città, è un spaccato di società che non si vuole vedere ma che non è possibile tollerare. Facendolo si da la possibilità di essere al di fuori della legge sapendo di restare impuniti. Coloro che sono in regola, invece, sono tartassati. Dove andata a finire la Milano da bere?
Mia mamma fa parte delle persone in ostaggio dei rom e abbandonate da tutte le Autorità competenti. Tutti sanno, molti ne parlano ma nessuno agisce. Mi chiedo cosa deve fare una donna di 89 anni per poter sopravvivere in una tale situazione; è da oltre 5 anni che aspettiamo che le Autorità per la loro parte di competenza agiscano e interagiscano anziché rimbalzarsi le responsabilità e gli ambiti di competenza. Mi piacerebbe che finalmente qualcuno che ha il potete per cambiare (perché non accetto che non si possa volendolo) mi contattasse e mi dicesse la verità. Anna Zilli
Una situazione difficile per tutti in quella zona,in primis per che ci abita,dopo per chi abita vicino in quella zona,visto che fanno danni un po’ ovunque perché manca il senso di civiltà, ma difficili anche per gli operatori Amsa che vanno a pulire(inutilmente)quella zona.Mio marito è autista e quando passa di là è sempre pericoloso,per i rifiuti che vengono lasciati e per le persone che danno fastidio!trovo assurdo che nessuno faccia nulla!Vergognoso!
lasciateli vivere questi rom E SEMPRE DI LORO AVETTE CON I ROM HO CON I ZINGARI E
LASCATELLI VIVERE