Indetto sciopero contro la sosta a pagamento in zona ospedali. Comazzi (F.I) “E’ irragionevole”

Milano

Il chiodo fisso di Sala è senza dubbio fare cassa, in tutte le occasioni possibili e non importano le ripercussioni sui cittadini che lavorano e devono offrire i dovuti servizi. Sorvolare comunque sulle necessità pressanti di chi parcheggia nelle zone accanto agli ospedali è cinismo e menefreghismo.

Per venerdì prossimo, relaziona Il Giorno, i sindacati di base hanno indetto uno sciopero con manifestazione di protesta davanti a Palazzo Marino. Vertici e dipendenti sono contrari all’istituzione delle strisce blu per il parcheggio a pagamento nell’«ambito di sosta 31 Argonne», che comprende le strade vicine all’Istituto dei Tumori e all’ospedale Besta. Ma purtroppo questa Giunta che dovrebbe essere sensibile alle esigenze dei lavoratori e dei malati, ha già deciso, senza una visione sociale della zona. Il Sindaco che vuol trarre profitto, che detesta le macchine in città avrebbe dovuto tener anche presente che la fermata della M2 Piola è stata chiusa per lavori e dunque il collegamento con la zona non è facile e far pagare la sosta è inconcepibile. Anche il consigliere comunale e capogruppo in Regione di Forza Italia Giancaluca Comazzi, osserva a Il Giorno: «Le strisce blu intorno agli ospedali vanno abolite. Il Comune commette un grosso errore. Lavoratori della sanità, pazienti e loro familiari non vanno penalizzati e neppure centinaia di lavoratori (medici, infermieri, personale, volontari) Si pone inoltre anche un problema etico, che riguarda i familiari dei pazienti. Molti di loro vivono situazioni delicate, dovendo assistere e dando conforto quotidiano a parenti impegnati in percorsi di cura complessi: penalizzare queste persone con una vera e propria tassa è una scelta sbagliata. Nei prossimi giorni organizzerò una raccolta firme per chiedere al Comune di fare marcia indietro evitando di vessare lavoratori e pazienti che in un anno sarebbero costretti a pagare oltre 500 euro solo di ticket per la sosta. Una tassa ingiusta che colpisce ancora una volta chi è in difficoltà».

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