E’ da Lunedi 15 Luglio che ogni giorno si forma una infinita coda all’ATM point della fermata Duomo. Da 9 giorni è sempre così per ottenere l’abbonamento annuale super scontato (costo 50 Euro). In questa coda ci sono solo cittadini stranieri residenti in Italia. Perche? Perché il tetto fissato dal Comune per avere accesso all’abbonamento annuale super ridotto è di 6000 euro annui di Isee. E siccome l’abbonamento annuale superscontato vale per tutti i componenti il nucleo familiare, nella coda si vedono donne che allattano, bambini e ragazzini.
Quella coda è un simbolo. E la dimostrazione che fare le agevolazioni basandosi sull’Isee fa sballare tutte le politiche contro la povertà. Con il tetto a 6000 euro annui possono ottenere l’abbonamento a 50 Euro e 69 in tutta l’area metropolitana solo coloro che lavorano in nero, non hanno proprietà in Italia e hanno un nucleo familiare con molti figli.
Quindi con le regole volute dal Comune vengono discriminate le famiglie povere italiane, i disoccupati (che hanno diritto allo sconto dopo 24 mesi), gli anziani che pagano 200 euro anziché i 50.
Questa coda è la dimostrazione plastica che la sinistra sbaglia a calibrare tutte le misure contro la povertà.
Speriamo che questo mega sconto per tutti i familiari sotto soglia non faccia sballare anche i conti Atm.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
È il Socialismo, bellezza!