La sinistra si spacca e approva i Daspo. Ora applichiamoli per liberare dal degrado Milano

Fabrizio c'è Milano
Alla fine anche Milano avrà i suoi Daspo. La delibera é stata approvata coi voti di un pezzo di centro sinistra più Forza Italia e Lega. Contrari la sinistra radicale di Pisapia e Rizzo. Prima però  abbiamo assistito a una seduta di psicoanalisi all’ interno del centrosinistra con tanto di appelli di intellettuali contro norme liberticide e distinguo.  In realtà il PD ha cambiato idea sui Daspo: dopo che 3 anni fa aveva respinto una mozione FI per applicare le ordinanze  sindacali e i Daspo antidegrado  previsti da Minniti. Come al solito arrivano alle conclusioni di buon senso dopo anni di errori e quando molti danni son già stati fatti.
Il provvedimento è molto timido, parla di obbligo di allontanamento e non di Daspo e Zone Rosse, per non contraddire le tonnellate di critiche al Decreto Sicurezza che il PD ha riversato sul Ministro Salvini. Non cita espressamente né i Rom, ne l’accattonaggio molesto. Il PD non ha voluto espressamente definire le vie e i quartieri dove applicarlo (salvo il centro storico). Ma alla fine la sostanza è che Milano ora ha strumenti per affrontare degrado, prostituzione, spaccio e insediamenti abusivi di Rom. Certo, senza un reale impegno del Comune, senza più Vigili in campo per effettuare e controllare gli allontanamenti, questa delibera rimarrà una grida  manzoniana, come peraltro vuole la sinistra buonista. Ma da domani quando i cittadini chiamano per allontanare clochard molesti, carovane rom e venditori abusivi, non ci sono alibi per il Comune.

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