Erano stati salutati come una simpatica novità, sono i minimarket etnici che sono aumentati a dismisura negli ultimi tempi causando disordini e degrado. E la triste storia dei bivacchi, dello spaccio, dei rifiuti abbandonati dove capita si ripete anche in ogni ora in piazzale Gabrio Rosa, zona Corvetto. E il minimarket diventa luogo di aggregazione per ubriacarsi ad ogni ora, creare risse, organizzare i propri loschi affari. I minimarket sono sempre aperti, gestiti da bengalesi spesso con pochi scrupoli, i controlli rarissimi, l’osservanza delle regole un pio desiderio. Un territorio invaso e tenuto dagli extracomunitari. Spiega a Libero Francesco Rocca, presidente della commissione Sicurezza di Municipio 4, «Nel nome della globalizzazione e del libero mercato», sottolinea Rocca, «i minimarket distruggono i quartieri della nostra città. Penso che sia arrivato il momento di fare una seria riflessione e svolgere azioni concrete per ridurre il numero di questi negozi. Nei nostri quartieri i minimarket, in particolare quelli gestiti da cittadini bengalesi, favoriscono bivacchi di gente ubriaca e molesta, schiamazzi notturni, risse, spaccio di droga, minacce e aggressioni anche ai cittadini. Vivere nelle vicinanze di un minimarket è faticoso, stressante e pericoloso». Inutile dire, come abbiamo evidenziato molte volte, che i residenti hanno protestato, inviato esposti, denunciato, ma sono rimasti inascoltati.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano