Dopo dopo due giorni e mezzo di “non stop”, le trattative per il rinnovo del contratto dei lavoratori delle autostrade e dei trafori si sono interrotte. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali lo sciopero a singhiozzo proclamato nel week end dell’esodo (il 4 e il 5 agosto) è stato confermato. In particolare sciopereranno anche i casellanti che non sono soggetti alla legge 146. Sarà uno sciopero a singhiozzo, cioè a turni di 4 ore. I turni di sciopero, fanno sapere i sindacati saranno: “dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 di domenica 4 e dalle 22 di domenica 4 alle 2 di lunedi’ 5”.
“Nove mesi di trattative non sono bastati per definire il rinnovo del contratto nazionale del settore autostrade e trafori”. Così le segreterie nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, evidenziando che “la nostra risposta è dunque inevitabile, e sarà forte e determinata, esercitata attraverso lo sciopero già proclamato per il 4 e 5 agosto e con ulteriori iniziative che verranno comunicate in seguito”. Secondo le organizzazioni sindacali: “determinante è stato l’atteggiamento di indisponibilità delle controparti datoriali Fise e Federreti, che hanno rotto le trattative, per non voler concordare la clausola sociale, elemento fondamentale per il settore e necessaria a garantire la continuità occupazionale e di reddito per i lavoratori, a maggior ragione nell’imminenza di assegnazione di concessioni. A questo si è aggiunto anche il rifiuto di fatto delle parti datoriali di impostare un confronto vero sulla questione del salario. Stigmatizziamo tale atteggiamento – spiegano le organizzazioni sindacali – come irresponsabile e inaccettabile.
“Non ci riteniamo responsabili – avvertano infine Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica – di eventuali responsabilità circa possibili disagi riscontrabili presso i caselli di uscita, in quanto saranno esclusivamente attribuibili alle decisioni delle aziende di neutralizzare gli effetti dello sciopero, dirottando il traffico sulle porte automatiche”. Così i sindacati in una nota confermando che ai caselli saranno agibili solo le porte automatiche e non quelle con i casellanti in sciopero.
“Le imprese di questo settore – proseguono sindacati in una nota congiunta – generano extra-profitti in un mercato iper protetto, distribuendo fra gli azionisti dividendi da favola, non investendo in modo adeguato in servizi e sicurezza ma anzi da anni diminuiscono il numero degli occupati, scaricando sul lavoro e sui lavoratori le loro mancanze e negando diritti e tutele ai dipendenti, né intensificano gli investimenti”. (Ansa)
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