«La via Ripamonti è diventata un immenso marciapiede. Ci sarà da ridere». È il commento ironico di un residente a Il Giornale, con chiaro riferimento al ritorno di chi oggi è in ferie. La spiegazione delle reazioni negative è riportata dalla testata stessa “Proteste e disagi in via Ripamonti, dove sono in via d’ultimazione i lavori alle fermate del tram, con i contestati nuovi marciapiedi. All’origine di tutto spiegano dalla Zona una sentenza che ha dato ragione a una persona con disabilità, sanzionando la sostanziale inaccessibilità dei mezzi pubblici nei punti in cui mancavano le banchine o c’erano quelle vecchie e basse” Ma i lavori ai marciapiedi creano più traffico e poi la decisiome del Comune di restringere la carreggiata rallenta la viabilità e riduce anche la sicurezza stradale. “L’assessore se ne frega delle obiezioni e alla ripartenza dopo le ferie il traffico sarà sicuramente molto meno fluido – osserva il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale- Le corsie passano da due a una per senso di marcia, basta un tram e tutto il traffico sarà bloccato. Non solo si perdono più di 50 parcheggi, che si vanno ad aggiungere ai circa 7mila eliminati in questi anni in tutta la città, anche causa di ciclabili e aree per bike sharing. Perché il caso Ripamonti si inserisce in un quadro di misure che intendono penalizzare l’uso delle auto. La cosa incredibile – contesta De Pasquale – è che queste misure non hanno portato una diminuzione delle auto, e anche il tram sarà tutt’altro che veloce. Comunque, va rilevato che per la sicurezza stradale pare che non ci siano soldi, mentre ci sono per questi interventi controproducenti”. E le contestazioni continuano «Il problema – spiega il presidente del Municipio 5, Bramati a Il Giornale – è che quel progetto è vecchio e non è mai stato condiviso con noi. Questi lavori, necessari per la sentenza, per come sono stati eseguiti creano dei problemi e pericoli. E si aggiungono a quelli causati da una sede tranviaria piena di buchi e salti. Insistiamo per ottenere quello che abbiamo già chiesto.” E cioè : “rifacimento dell’armamento tranviario, asfaltatura della via che è piena di buche, ripensamento delle banchine che garantiscano l’accessibilità ma anche la sicurezza agli automobilisti, ai ciclisti ed ai pedoni e infine ridefinizione delle fermate (che sono state spostate di 3-400 metri, causando disagi in particolare presso l’area delle case popolari e in prossimità di un centro sportivo importante). E il caso Ripamonti diventa ribellione, protesta. L’assessore municipale Silvia Soresina è preoccupata per la sicurezza: “Oltre a una viabilità rallentata e al fatto che non siamo stati informati, – dice – proprio questo della sicurezza è il punto. Tutto il quartiere è un po’ in rivolta. Ora è difficile tornare indietro ma visto che devono rifare la sede tranviaria, occorrerà lavorare anche sulla sicurezza, che è un problema notevole. L’asfalto ora è molto rovinato e il marciapiede molto più vicino, per cui il rischio di caderci sopra è più alto”.