L’aria di sfida dei Rom, non importa dove abbiano stabilito la “residenza”

Milano

Sono accattivanti quando rubano, vittime disperate quando chiedono l’elemosina, astute quando devono raggirare una persona, perfettamente mimetizzate nell’abito e nella postura se lo richiede l’ambiente e violenti e preparati, gli uomini, nello scasso e nel furto. Vanno, si stabiliscono dove vogliono, vivono tra i rifiuti, seguono leggi delle tribò con codici che escludono quasi sempre l’integrazione. Aspettiamo con ansia i testi esplicativi della Boldrini per entrare nel loro mondo. E ciò che per loro è permesso, per noi è illegale e fuori norma. Sono impuniti e neppure indagati da questa amministrazione perché ogni azione sarebbe “emarginare un’etnia”

Nella tolleranza più benevola, a Stasera Italia” la notissima “zingaraccia” apostrofata da Salvini e residente, si fa per dire , nel campo nomadi di via Monte Bisbino, alla periferia Nord di Milano, insieme alla sua famiglia, può spudoratamente dire “«Io sono la zingaraccia, rubavo certo. Tutto quello che mi capitava rubavo. Sono da sette anni agli arresti domiciliari.” La donna gli aveva promesso un proiettile in testa, a Salvini. «Ci ho messo quattro anni a costruirla, è il nido dei miei figli». Il riferimento è alla casa, arredata sfarzosamente, con la protervia di chi ha costruito su terreni non edificabili, senza nessun permesso. Ma il marito chiede il condono. Non è esclusa, dico io, la “grazia della Boldrini?

La cronaca degli ultimi giorni ci informa della ribellione delle nonnine di via Bolla. Nello stabile interessato vivono due signore di 89 e 92 anni che si tengono compagnia, si raccontano, aspettando la sera. A queste nonnine indifese hanno “rubato” la luce, ma sono obbligate a pagarla. Giorgia Meloni su facebook commenta “A Milano due anziane signore costrette a pagare la luce ad alcuni rom abusivi che, nella più totale illegalità, hanno deciso di allacciarsi alla loro fonte elettrica. A nulla sono valse le proteste e le denunce alla società di energia elettrica e all’azienda regionale delle case popolari, e intanto le nonnine continuano a pagare. Uno dei tanti soprusi da parte di chi non ha alcuna intenzione di integrarsi”

Ma i Rom (e questi sono solo gli ultimi episodi) continuano nella loro sfida alle regole, sapendo di essere praticamente intoccabili.

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