Dopo il trionfo alle europee e la famosa esibizione in spiaggia Matteo Salvini si è svegliato aprendo così la crisi di governo tanto auspicata dagli alleati di centro-destra.
Nel frattempo l’ex premier Matteo Renzi risorge. Infatti ha rilanciato i suoi comitati civici e sta battagliando arduamente come non lo vedevamo da mesi. Questo per contrastare Salvini e la costituenda alleanza di centro-destra? Neanche per sogno. Proprio colui il quale ha impedito al PD, all’indomani delle politiche, di costituire un governo insieme ai grillini, risultando dunque il vero regista del governo giallo-verde, adesso sta fremendo affinchè accada l’esatto opposto. Rimandare le urne al più tardi possibile e far insediare un bel governo del Presidente costituito dai pentastellati e dal PD. Un grande capovolgimento delle aspettative, dal momento che il segretario Zingaretti ribadisce, almeno stando ai proclami, la volontà di andare immediatamente alle urne. Lo stesso Zingaretti che all’indomani delle politiche auspicava invece l’alleanza con i grillini.
Anche l’ex ministro Calenda rimprovera all’ex premier questa incoerenza.
Ma perchè Renzi tiene così tanto al governo istituzionale? Probabilmente la causa è il terrore di perdere un gruppo di parlamentari renziani o filo-renziani. Infatti la musica è cambiata ed è da vedere se Zingaretti ricandiderà certe figure.
Perciò quel mostro tanto temuto dai tanti intellettuali quali Andrea Scanzi, su cui scrisse addirittura un libro (Renzusconi. L’allievo che non superò il maestro), non si è mai nella pratica concretizzato. Sta invece prendendo forma un’altra creatura, a mio avviso assai più preoccupante, il Renzimaio.
D’altro canto i due leaderini hanno non poco in comune. Sono entrambi giovanissimi. Il Renzusconi aveva invece un elemento di anzianità che si traduce in maggiore esperienza.
Inoltre entrambi non godono certamente di ottima salute politica. Entrambe le leadership hanno comportato un fallimento per i rispettivi partiti. Per statuto Di Maio è al suo ultimo mandato, ormai in scadenza. E nel Movimento sono parecchi i maldipancia, anche per aver dimezzato i consensi.
Renzi invece rimane un’incognita. Sta a lui scegliere se rimanere nel PD a fare ostruzionismo come i tanti che l’hanno fatto nei suoi confronti o se lanciare un nuovo soggetto politico.
Andrea Curcio
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